Omidicio Seriate, 4 ore di autopsia
Resta il mistero sull’arma usata

È iniziata intorno alle 10.30 l’autopsia sul corpo di Gianna Del Gaudio , al Papa Giovanni di Bergamo. Alle 14 il medico legale Andrea Verzeletti, di Brescia, ha lasciato la camera mortuaria senza rilasciare dichiarazioni.

Per tutta la giornata di lunedì la villetta di Seriate dov’è stata uccisa Gianna Del Gaudio è rimasta chiusa, con i sigilli dei carabinieri di Bergamo alle due porte d’ingresso. Ma nelle prossime ore gli inquirenti torneranno per nuovi sopralluoghi di natura scientifica: in particolare la scena del delitto verrà analizzata con il luminol, il composto chimico che mette in evidenza, al buio, tutte le macchie di sangue, facendole diventare fluorescenti. È un sistema che consente di ricostruire nei dettagli la dinamica di un delitto.

Intanto il 30 mattina alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si è svolta l’autopsia sulla vittima: l’esame è fondamentale per capire se la coltellata alla gola è stata l’unica ferita riportata dall’ex insegnante, se c’è stata una colluttazione con l’assassino, se chi l’ha uccisa l’ha aggredita alle spalle o di fronte e se sul suo corpo sono rimaste tracce organiche dell’omicida (come, per esempio, la pelle sotto le unghie della vittima, com’è accaduto in altri delitti in cui c’era stata una colluttazione). All’esame ha partecipato anche un consulente della famiglia Tizzani, incaricato dal legale Giovanna Agnelli. Alle 14 il medico legale Andrea Verzeletti, di Brescia, ha lasciato la camera mortuaria senza rilasciare dichiarazioni.

Resta anche il mistero sull’arma usata, che non si trova: si pensa a un coltello, ma non si esclude nemmeno un cutter, un taglierino con lama estraibile. Tutti i coltelli dell’abitazione sono stati posti sotto sequestro e saranno analizzati: non ne manca nessuno, ma gli inquirenti non escludono che l’arma possa anche essere stata lavata dopo il delitto. E anche tutti i vestiti di Tizzani sono stati portati via dai carabinieri, in particolare quelli che indossava quando sua moglie è stata uccisa. L’analisi scientifica delle macchie di sangue sarà fondamentale per capire dove si trovasse quando la donna è stata colpita: un conto sono infatti le macchie ematiche che restano sugli abiti quando si soccorre una persona a terra in un lago di sangue e un altro sono gli schizzi ematici che raggiungono gli indumenti dell’omicida durante un delitto. Gli esiti degli accertamenti scientifici (per effettuare i quali Tizzani è stato appunto iscritto nel registro degli indagati) arriveranno nei prossimi giorni.

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