Ryanair, O’Leary chiede scusa
«Ma 2500 piloti pronti a venire da noi»

Il boss degli irlandesi volanti: «Di fronte al caos creato sarebbe giusto chiamarmi clown».

Per Ryanair è arrivato il momento delle scuse e l’occasione per farlo è stata l’assemblea annuale degli azionisti. A farsene carico è stato il ceo Michael O’Leary in persona che, sotto il fardello di ben 2.100 voli cancellati in 6 settimane e più di 300.000 passeggeri coinvolti, ai soci riuniti a Dublino ha detto: «Abbiamo indossato il saio». E in Italia intanto, dove la procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta sulle cancellazioni dei voli, Ryanair ha preso contatto con l’Enac dando garanzie sul fatto che faciliterà l’iter dei passeggeri nel richiedere rimborsi e indennizzi.

All’assemblea di Ryanair O’Leary, dopo essersi scusato ed aver ammesso che di fronte al caos creato sarebbe giusto chiamarlo «clown», ha comunque assicurato agli azionisti che la compagnia aerea non intende tornare ad un «management troppo zelante». Nonostante l’effetto domino scaturito dalla crisi della situazione lavorativa del personale di bordo, il numero uno di Ryanair è apparso tuttavia tranquillo del fatto che «abbiamo 2500 piloti in lista d’attesa per venire da noi» perché, ha detto, per i piloti stessi «siamo una compagnia aerea di scelta». Finora non ci sono neppure state minacce di azioni industriali da parte dei piloti, azioni che, ha sottolineato il ceo, nel caso metterebbero a repentaglio «le chicche» che la compagnia sta programmando di offrire loro. «Prima che Ryanair venga sindacalizzata «si ghiaccerà l’inferno», ha assicurato O’Leary. Agli azionisti a Dublino è stato anche fatto sapere che entro la fine di questa settimana Ryanair prevede di aver processato oltre il 95% delle 315.000 richieste di cambio volo o di rimborso ricevute dai clienti coinvolti.

In Italia, intanto, si è mossa l’Enac che oltre ad aver preso contatto con la Irish Aviation Authority, ha richiesto e ricevuto garanzie da Ryanair per il risarcimento dei passeggeri coinvolti nelle cancellazioni. Al termine di una teleconferenza, infatti, la compagnia ha fatto sapere di essersi «impegnata a verificare al più presto le criticità evidenziate dall’Ente e ad apportare le necessarie modifiche volte anche a facilitare l’iter del passeggero per ottenere quanto dovuto, dal rimborso, alla riprotezione, alla compensazione pecuniaria nei casi previsti». E lunedì prossimo, 25 settembre, lo stesso ente per l’aviazione civile incontrerà le associazioni dei consumatori per un confronto sui problemi più rilevanti che queste ultime hanno rilevato circa l’effettiva rispondenza di Ryanair alla tutela dei diritti degli utenti coinvolti nelle cancellazioni.

Notizie anche per un’altra compagnia low cost che naviga da un po’ in cattive acque, la Air Berlin. I creditori della compagnia aerea tedesca, secondo quanto riferito dalla Dpa, stanno trattando per vendere gran parte del vettore insolvente a Lufthansa. Mentre per le altre «parti» di Air Berlin si tratterà presumibilmente con Easyjet e Condor.

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