Sequestrato il modem di casa Tizzani
Al vaglio i cellulari captati dal wi-fi

Il dispositivo sequestrato dai carabinieri. Potrebbe aver «individuato» in casa il cellulare dell’eventuale killer.

Non è necessario che uno smartphone venga collegato con un modem per l’utilizzo del wi-fi perché il router domestico ne registri la «presenza» nella sua area d’azione: è anche sufficiente che un telefonino di ultima generazione semplicemente si trovi in questo raggio, solitamente limitato alla propria casa, perché il modem capti e registri questa presenza informatica, potenzialmente collegabile alla rete internet senza fili, il wi-fi appunto. Sulla base di questo aspetto tecnico i carabinieri di Bergamo hanno sequestrato il modem di casa Tizzani: il dispositivo potrebbe aver infatti registrato il transito all’interno dell’abitazione teatro dell’omicidio – la notte del 26 agosto scorso – dell’ex professoressa Gianna Del Gaudio, di un potenziale telefonino estraneo a quelli della famiglia.

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