«96 lezioni di felicità» di Marie Kondo
La vita migliora se si impara a riordinare

«96 lezioni di felicità» dice il titolo, e noi aprendo il libro (pubblicato da Vallardi) ci aspettiamo un compendio di massime, consigli e pillole di saggezza, come accade in altri manuali dello stesso genere.

Marie Kondo, invece, ci sorprende: niente teoria, niente sociologia spicciola, le sue 96 lezioni parlano di come mettere ordine in casa. La strada verso la felicità, insomma, è lastricata di scatole per armadi, contenitori, cappelliere e portascarpe. Non troppi, per la verità, perché per prima cosa bisogna imparare a buttare via, a lasciare andare: «Potrebbe servirmi ancora» per l’autrice è una frase tabù.

«La vita comincia davvero solo dopo aver messo ordine in casa– sottolinea Marie Kondo, già autrice del bestseller “Il magico potere del riordino” (Vallardi), tre milioni di copie vendute nel mondo -. Ciò non significa, però, che dovreste buttare via tutto in modo indiscriminato. Assolutamente no. Solo quando imparerete a circondarvi di oggetti che vi trasmettono felicità riuscirete a mettere in atto il vostro stile di vita ideale».

Come scegliere che cosa tenere con sé? Non in base al valore o alla bellezza, se vogliamo obbedire al metodo KonMari (da una contrazione del nome dell’autrice), ma al significato che hanno per noi: «Se siete sicuri che qualcosa vi fa battere il cuore, conservatelo, senza curarvi di ciò che dicono gli altri. Anche se è imperfetto e banale, quando lo usate con amore e rispetto lo trasformate in un oggetto dal valore incalcolabile. A forza di scegliere cosa tenere e cosa scartare, aumentate la vostra sensibilità alla gioia».

Le 96 lezioni, scandite in 10 capitoli, tracciano un percorso che contempla anche le cadute («Cosa fare quando avreste voglia di gettare la spugna») e consigli delicatissimi («Piegate i vestiti come se fossero origami»). Marie Kondo pensa proprio a tutto: ai vestiti, ai libri, ai documenti - compresi gli estratti conto delle carte di credito – cd, peluche, make up, oggetti affettivi come i ricordi degli ex e i lavoretti dei bambini (e ci sono anche le illustrazioni, con indicazioni pratiche). Un cammino che culmina nell’ultimo capitolo, dove si passano in rassegna i cambiamenti che potrebbero verificarsi alla fine, e che porterebbero in sostanza a una vita più luminosa, che dà maggiore spazio e importanza alle relazioni. Particolarmente confortante la lezione 95, secondo la quale «Anche se non riuscite, non preoccupatevi, casa vostra non esploderà». Anche se tutto sommato non ci dispiace l’idea di fondo: «Se imparate a prendervi cura delle vostre cose, saprete prendervi cura anche di voi stessi». Vale la pena di leggere. E poi chissà, magari viene anche voglia di provare.

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