Pirati, tesori
e naufragi alle Eolie

«Il mare ci dà, ma chiede sempre qualcosa in cambio»: è una distesa senza confini, un luogo di esplorazioni, conserva i suoi segreti perfino ai tempi di Google Earth. Ne ripercorre la materia liquida e sfuggente, fisica e simbolica, «Sottovento e sopravvento» di Guido Mina di Sospiro (Ponte alle Grazie).

Christopher, irlandese, è figlio di un pescatore e fa il cacciatore di tesori. Parte in barca a vela con Marisol, filosofa cubana cresciuta a New York, per inseguire una leggenda secondo la quale sedici galeoni stipati d’oro sarebbero nascosti nelle Negrillos, isolette del Mar dei Caraibi scomparse dal 1867 da tutte le carte nautiche. La strada è indicata da una antica mappa quasi illeggibile. Ci sono tutti gli elementi classici: l’avventura, i pirati, il tesoro, una storia d’amore, ma il romanzo miscela elementi fantastici, culturali, filosofici, alchemici in modo davvero originale. Un naufragio, tesori affondati, un delitto sono il punto di partenza anche de «Il terzo relitto» di Barbara Bellomo (Salani). Tre navi sono affondate nelle acque delle Eolie nel 260 a. C., durante la Seconda guerra punica. Isabella De Clio, giovane archeologa siciliana (un po’ cleptomane), lo scopre per caso e si mette sulle tracce del terzo relitto, di cui nessuno ha notizie; lungo il cammino si ritrova a indagare anche sulla scomparsa misteriosa di una sub esperta, Carla Sollini, durante una missione di ricerca. Ben scritto, scorrevole, divertente. Ci trasporta sulle spiagge della Basilicata, infine, «L’estate più bella della nostra vita» di Francesca Barra (Garzanti), in cui il mare custodisce le radici, le storie, le tradizioni familiari; romanzo di avventura, di formazione e d’amicizia. 

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