Caccia, Cimadoro multato in Serbia
La replica: «Si stanno inventando tutto»

La notizia è rimbalzata mercoledì sera dalla Serbia all’Italia: un bergamasco è stato fermato e multato dalla polizia per aver utilizzato richiami acustici illegali per attirare le quaglie. Si tratta di Gabriele Cimadoro, già parlamentare per l’Idv e cognato di Antonio Di Pietro.

A raccontare la vicenda è il presidente di Birdlife Serbia (associazione per la conservazione degli uccelli e della biodiversità), Milan Ruzic: «Giovedì sono arrivati a Mokrin, un villaggio al confine con Timisoara in Romania, due italiani e due serbi che vengono spesso a cacciare qui. Li abbiamo tenuti d’occhio per quattro giorni, filmandoli mentre posizionavano richiami acustici illegali. Domenica mattina siamo andati da loro dicendo che stavano facendo una cosa illegale e ne è nata una discussione accesa. Avevano due auto: un serbo è scappato con la prima, dopo aver caricato la maggior parte delle quaglie cacciate e i dispositivi illegali, mentre gli altri tre sono saliti sulla seconda auto e nella fuga uno dei nostri attivisti è stato urtato». La polizia, avvisata dagli attivisti di Birdlife Serbia, è intervenuta bloccando l’auto su cui viaggiavano Cimadoro, l’altro italiano e il serbo. «Hanno ritirato i passaporti agli italiani e hanno portato tutti al posto di polizia di Kikinda – prosegue Ruzic –. Siamo stati interrogati separatamente, noi e i due italiani, ai quali sono stati sequestrati i fucili e i richiami, poi li hanno rilasciati dando loro una multa salata». Da Palazzago, Gabriele Cimadoro risponde secco al telefono: «Si stanno inventando tutto. Ho solo preso una multa per l’utilizzo di richiami acustici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA