Morì dopo aver sorpassato i carabinieri
Perizie sulla sua auto e sulla pattuglia

La famiglia di Alessandro Segreto, il giovane di 27 anni morto in seguito a un incidente stradale avvenuto a Palazzago scorso 25 aprile, ha dato incarico a un legale per chiarire le cause che hanno portato alla morte del giovane.

Il 27enne si è schiantato con la sua auto a Palazzago. Poche decine di metri prima, sulla Briantea all’altezza del prato del raduno di Pontida, aveva superato una pattuglia dei carabinieri della stazione di Cisano bergamasco che stava viaggiando in direzione Palazzago. Il sorpasso è avvenuto a tutta velocità in un tratto dove il limite è di 50 chilometri orari. Dopo la manovra azzardata Segreto si è accorto che si trattava di carabinieri e probabilmente è stato preso dal panico ha spento i fari dell’auto e ha accelerato, nel tentativo di far perdere le tracce. Poco dopo, l’incidente mortale.

L’avvocato della famiglia Segreto, Monica Vinci, ha reso noto che la procura di Bergamo ha disposto le perizie sui mezzi: «Le perizie si svolgeranno tanto sulla vettura della vittima – ha spiegato a La Provincia di Lecco -, quanto su quella che risulterebbe l’auto inseguitrice, dei carabinieri della stazione di Cisano Bergamasco. Ci auguriamo che venga fatta piena luce: da parte nostra, ne abbiamo tutta l’intenzione e andremo fino in fondo. Non è che noi non crediamo alla ricostruzione ufficiale dei carabinieri. Riteniamo d’altronde che un elemento di disturbo debba essere intervenuto nella traiettoria della macchina di Alessandro».

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