Rapina, ore di terrore per una coppia:
abbiamo avuto paura che ci uccidessero

Tre ore di paura e terrore per un 56enne commerciante e la sua compagna che mercoledì sera 11 novembre hanno subìto una rapina, nella loro casa di Bottanuco.

Sono rimasti sequestrati dai malviventi per quasi tre ore e l’uomo è rimasto ferito in modo non grave in una colluttazione. I rapinatori, sicuramente originari di un Paese dell’Est Europa, cercavano la cassaforte, inutilmente, perché non c’era e hanno dovuto accontentarsi, si fa per dire, di un bottino che supera i 35 mila euro.

«Grazie a Dio siamo salvi»«Grazie a Dio siamo ancora qui sani e salvi - esclama il commerciante allargando le braccia -. Dico la verità: abbiamo avuto paura che alla fine, non avendo trovato la cassaforte, quelli ci avrebbero ucciso». La rapina è iniziata verso le 19,15, quando sono rientrato dal lavoro con la mia Bmw X6. Mi hanno picchiato con i pugni e con il calcio della pistola in testa, quindi con il filo elettrico mi hanno legato le mani dietro alla schiena».

«Poi è entrata la mia compagna. Loro hanno cercato di tranquillizzarla e l’hanno consigliata di stare calma e di non muoversi. E con la pistola sempre puntata alla fronte mi gridavano che volevano uccidermi. Volevano sapere dov’era la cassaforte. Hanno fatto su di lei pressione psicologica dicendole che altrimenti avrebbero ammazzato me».

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