Sette anni fa la scomparsa
Bergamo non dimentica Yara

Erano le 18,40 del 26 novembre di 7 anni fa quando Yara Gambirasio, una ragazzina di 13 anni, scompariva nel nulla, dopo essere uscita dalla palestra di Brembate Sopra, dove si era recata poco prima per riportare uno stereo.

La giovane ginnasta era sparita nel tratto di strada tra la palestra e l’abitazione - poche centinaia di metri - e aveva richiamato, nei giorni successivi, centinaia di persone impegnate a lungo nelle ricerche. La speranza che fosse ancora viva si è frantumata esattamente tre mesi dopo: il 26 febbraio 2011, per caso, il suo corpo senza vita venne ritrovato in un campo della zona industriale di Chignolo d’Isola. Sui suoi slip il dna dell’assassino, inizialmente individuato come «Ignoto 1»: soltanto dopo anni di indagini e accertamenti, con migliaia di persone sottoposte al test del dna, gli inquirenti sono risaliti a Massimo Giuseppe Bossetti, muratore di Mapello, in carcere dal giugno del 2014 e condannato anche in Appello all’ergastolo per l’omicidio di Yara.

A distanza di anni, per ricordare la tredicenne i familiari hanno dato vita all’associazione «La passione di Yara», che proprio sabato ha preso parte a un incontro per i ragazzi della scuola media delle Orsoline di Somasca, a Bergamo, (che Yara frequentava) dedicato al mondo del cinema e al quale hanno preso parte anche Bruno Bozzetto, Walter Veltroni e Angelo Pintus.

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