Solza, Maria Riboli è tornata a casa
Aperta la camera ardente, paese in lutto

È il tempo delle lacrime per Solza e Vigano San Martino, i due paesi in cui Maria Riboli è cresciuta e ha vissuto da moglie e mamma.

La camera ardente della 33enne uccisa nell’attentato di sabato scorso a Dacca è stata allestita a Solza, dove la donna abitava insieme al marito Simone e alla figlia Linda. Alle 11 è iniziato il via vai di parenti e amici: molti di loro l’hanno ricordata con affetto attraverso la sua pagina Facebook. Chi ha postato una frase, chi una foto di una rosa bianca. Per volontà della famiglia fotografi e giornalisti non hanno potuto raggiungere la camera ardente di via Rossini. I funerali verranno celebreranno venerdì 8 luglio, alle 16.30, nella chiesa di Borgo di Terzo.

Mercoledì si è svolta l’autopsia per chiarire le cause della morte della giovane mamma. Secondo l’esame autoptico sarebbe stata una morte lenta, senza nessun colpo di grazia. Molte le circostanze anomale, secondo gli investigatori: a partire dal modo atroce in cui sono stati uccisi gli ostaggi che rappresenterebbe un’anomalia negli attentati jihadisti nei quali, solitamente gli omicidi sono più rapidi.

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