Sotto il Monte, telegramma dal Vaticano
Papa Francesco ricorda Capovilla

«Penso con affetto al caro fratello che, durante la sua lunga e generosa esistenza, ha testimoniato con gioia il Vangelo e umilmente servito la Chiesa». Inizia così il telegramma di Papa Francesco con cui ha espresso le sue condoglianze per la morte del cardinale Loris Francesco Capovilla, segretario personale di Papa Giovanni XXIII.

«Durante il suo ministero episcopale, in particolare a Chieti-Vasto e Loreto, è sempre stato un pastore totalmente dedito al bene di tutti i suoi sacerdoti e fedeli» ha aggiunto il Pontefice, rendendo omaggio a colui che è stato il vescovo di Chieti-Vasto, prima di essere nominato da Paolo VI nel 1971, prelato di Loreto.

E «segno di fedeltà alla bussola del Concilio», ha detto il Papa, riferendosi al Consiglio ecumenico nel quale il cardinale Loris Francesco Capovilla è stato testimone assistito nel 1959, quando era con Papa Giovanni XXIII. Un periodo durante il quale Capovilla è stato «un vero interprete e custode zelante», ha concluso il Santo Padre.

«Nell’apprendere la notizia del decesso del venerato cardinale Loris Francesco Capovilla, desidero esprimere le mie condoglianze a lei, all’intera comunità diocesana - di cui si sentiva ormai parte viva - alle suore delle poverelle di Cà Maitino in Sotto il Monte, che lo hanno amorevolmente assistito, ai parenti, agli amici e agli estimatori del benemerito porporato». scrive papa Francesco a mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo.

«Elevo la mia preghiera al Signore - conclude Francesco - affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria e di San Marco Evangelista, accolga questo suo fedele servitore nel gaudio e nella pace eterna, e di cuore imparto a quanti ne piangono la scomparsa la benedizione apostolica».

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