La Memantina
per la depressione

La Memantina, un farmaco attualmente autorizzato per il trattamento della demenza di Alzheimer, potrà essere usato anche contro i disturbi dell'umore, meglio conosciuti come malattia maniaco-depressiva, oggi la più diffusa al mondo e causa della quasi totalità dei suicidi. Il brevetto è stato concesso dal ministero dello Sviluppo Economico il 14 dicembre scorso e premia un gruppo di ricercatori dell'Università di Sassari guidato da Gino Serra, professore di Farmacologia presso il dipartimento di Scienze biomediche.

Il professore aveva depositato la domanda di brevetto nel 2009, al termine di un lungo periodo di ricerche condotte con il contributo di Paolo D'Aquila, suo principale collaboratore e ricercatore presso lo stesso dipartimento. Queste ricerche avevano consentito di mettere a punto un modello animale di malattia maniaco-depressiva che non si risolveva con la somministrazione dei farmaci attualmente in uso per questa patologia.

L'unica sostanza che si era dimostrata efficace negli «animali maniaco-depressivi» era la Memantina, utilizzata fin dagli anni '80 in Germania nel Morbo di Parkinson. Dal prossimo mese comincerà uno studio clinico controllato, multicentrico e internazionale (necessario per avviare le procedure per il riconoscimento formale della nuova indicazione terapeutica della Memantina), finanziato dalla Regione Sardegna e che sarà condotto, con il coordinamento di Gino Serra, presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Sassari, il dipartimento di Psichiatria della Sapienza di Roma e il McLean Hospital-Harvard Medical School di Boston.

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