Gioielli? Come bolle d’acqua
Agar si tuffa in Halibut

Dopo aver lavorato per Damiani e Pomellato, una designer bergamasca prende il largo con un progetto suo.

Ha lavorato per tantissimi anni per nomi roboanti come Pomellato e Damiani. Ora il sogno di creare un progetto da sola si è realizzato e ha la forma pulita ed essenziale della sfera. Anzi, Agar Bugini, bergamasca di 42 anni, preferisce partire dalle bolle dell’acqua, quelle che fanno i pesci. Un pesce in particolare che viene dai freddi mari del Nord e che ha dato il nome al nuovo marchio creato dalla designer. Si chiama Halibut ed è partito pochi mesi fa con due peculiarità: l’uso delle pietre dure e un progetto stilistico che punta soprattutto a «vestire» gli uomini.

«Per differenziarmi e perché la richiesta è molto forte: da qui il progetto di disegnare dei bracciali puliti e raffinati: Halibut è un mix di colori, è la mia fantasia che prende forma ed è un progetto tutto artigianale che coinvolge i laboratori orafi di Valenza dove le pietre che scelgo vengono forate una alla volta e infilate in catenine d’argento» spiega Agar Bugini. Dall’uomo a una collezione che coinvolge anche il mondo femminile e un progetto che si estende sulle cavigliere e le collane.

«Un grazie a un imprenditore bergamasco che ha investito in questo progetto e ha creduto in un nuovo brand: dopo la recente apertura in via Pignolo a Bergamo, il progetto si svilupperà con nuove boutique in Italia e una personalizzazione del prodotto affinché si possa decidere le pietre del proprio Halibut» continua la designer. Dall’onice al corallo bambù, dalla giada gialla all’ametista e ovviamente al turchese fino al lapislazzulo che racconta il mare del pesce halibut che Agar disegna e ripensa. «Queste pietre sono come bolle d’acqua che arrivano dai mari più profondi, dal mio immaginario» sorride. Dal disegno alla progettazione, fino alla scelta dei materiali e all’affiancamento dei mastri orafi che danno vita ad Halibut. «Che non si ferma qui: per settembre arrivano anche le pietre preziose, diamanti e zaffiri». E arriverà anche l’acqua marina, la preferita di Agar: «Lo ammetto - scherza -, sono un pesce fuor d’acqua».

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