I disegni dei bambini
sugli abiti di Mi Mi Sol

Leggere una favola e raccontare un mondo fatto di bambini e per i bambini. La bergamasca Imelde Bronzieri si è avvicinata alle storie raccontate e da raccontare ai piccoli, e quei sogni e fantasie che scaturiscono dai testi dei libri ora finiscono anche sui tessuti della collezione del suo brand Mi Mi Sol.

Il progetto è nato nel 2015 a Mosca e nelle scorse settimane è stato replicato a Tokyo e Osaka, per coinvolgere, stagione dopo stagione, tutti gli store Mi Mi Sol nel mondo, attualmente 13, considerando le recenti aperture a Dubai e Abu Dhabi.

In Giappone la fiaba scelta è stata quella di Gianni Rodari «Per fare un albero ci vuole un fiore», che l’artista Chito, libraio specializzato in letteratura per l’infanzia, ha letto e interpretato in giapponese. «Un progetto ludico che coinvolge bimbi e genitori e che mi permette di incontrare famiglie e osservarle nella loro quotidianità» spiega la stessa Imelde Bronzieri.

Bambini che Mi Mi Sol conosce in giro per il mondo e che il brand veste ormai da 5 anni, colorando l’infanzia di note musicali, fantasie floreali, rigati e tartan, ma anche abiti a ruota e una tendenza sempre più esplicita di vestire i bambini per la semplice quotidianità, tra la scuola, il gioco e le tante attività educative in cui sono impegnati. «Ma i bambini hanno soprattutto bisogno di fantasticare - continua -. E allora ascoltano la favola, si incantano tra una parola e l’altra e poi la interpretano con i disegni». I sogni si intrecciano: prati in fiore, cieli, case multicolore e arcobaleni infiniti: i disegni ispirati alla fiaba saranno utilizzati nella stampa di un tessuto o in un ricamo che entrerà nella collezione autunno/inverno 2017: «Sarà presentata in anteprima a gennaio al Pitti Bimbo, fiera internazionale della moda per l’infanzia, da sempre vetrina di brand italiani che nell’estero trovano un mercato reattivo: «Il nostro brand, pur mantenendo una base a Bergamo, punta all’estero, dove la moda bambino parla di raffinatezza, spingendo sulla qualità delle lavorazioni».

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