A Palazzo Moroni
pic nic nell'arte

Godersi uno degli angoli più suggestivi di Città Alta. Palazzo Moroni, il 18 e 19 maggio, ma anche il 25 e 26 maggio, spalanca i suoi cancelli in via Porta Dipinta e lo fa puntando sull'arte e sul verde. Ma anche il cibo.

Godersi uno degli angoli più suggestivi di Città Alta, un oasi verde che, per il secondo anno di seguito, riapre le sue porte ai bergamaschi. Palazzo Moroni, il 18 e 19 maggio, ma anche il 25 e 26 maggio, spalanca i suoi cancelli in via Porta Dipinta e lo fa puntando sull'arte e sul verde. Non solo, infatti, visite culturali all'interno delle sue stanze affrescate, ma la possibilità di godersi in piena libertà i suoi due ettari di parco. Se da una parte sarà possibile quindi seguire un percorso storico e artistico attraverso la collezione privata interna al palazzo, dall'altra ci si godrà la quiete della campagna tra i giardini e le terrazze che circondano il palazzo.

Il tutto con un tema dominante, che quest'anno è il rosa - e le rose -, per celebrare la collezione di quadri di casa Moroni, e in particolare il famoso «Cavaliere in Rosa» ritratto di Gian Gerolamo Grumelli eseguito da Giovan Battista Moroni, in trasferta presso la sede del Credito Bergamasco per una mostra dedicata proprio in questo periodo al famoso pittore albinese. L'apertura del palazzo è prevista dalle 10,30 alle 18,30 con orario continuato, e in questa occasione i visitatori potranno scegliere di visitare palazzo - con i suoi arredi e opere d'arte - e giardino, ma anche solo di vivere il giardino per una giornata intera (tutte le informazioni allo 035/244870, mail [email protected]), alla scoperta del vasto verde terrazzato che si estende a sorpresa partendo dalla balconata interna della casa e che include una torre medievale trasformata nell'Ottocento in pensatoio, degli eleganti parterre e una sezione ad «ortaglia» con tanto di vigna, roccolo e alberi da frutto. E per vivere a pieno il verde, Palazzo Moroni offre la possibilità, in collaborazione con la Vineria Cozzi di Città Alta, di organizzare veri e propri pic-nic in giardino. I cestini potranno infatti essere ritirati all'ingresso del palazzo alle 12.45, prenotandoli prima della visita (info anche allo 035/238836 e 335/6057650).

Il menù, anche questo, è «in rosa» tra panini al salmone, burro e pepe rosa, al petto d'anatra alla rosa fino alla pink cake, dove il cioccolato bianco incontra i petali di rosa. Non manca il menù speciale per i più piccoli, mentre la stessa Vineria ha previsto in ristorante, dall'11 al 26 maggio, un menù speciale sul tema del rosa per omaggiare il dipinto del Moroni. Si tratta quindi di due fine-settimana all'insegna dell'arte in quanto si riscoprono le collezioni di pittura, il mobilio e tutto ciò che caratterizza gli interni del palazzo, ma anche all'insegna del relax in mezzo alla natura.

«Il Palazzo così prende vita,vengono famiglie, ma anche chi ha semplicemente voglia di decelerare, di fermarsi con un libro a leggere in un angolo nascosto di questa incantevole città - spiega Guja Ajolfi, curatrice della Fondazione Moroni nonché anima del progetto -. Spesso capita che le persone in visita al palazzo, nell'arrivare in giardino, rimangano stupiti e catturati dalla sua inattesa bellezza. Inoltre - commenta ancora Ajolfi - il palazzo, edificato dagli stessi Moroni tra il 1636 ed il 1666, ha mantenuto la sua peculiarità di casa abitata e pur se la sua eccellenza è senza dubbio da ascrivere alla collezione di pittura, in queste occasioni viene sempre dedicata attenzione anche agli aspetti più decorativi e del viver quotidiano come l'apparecchiatura della tavola della Sala Rosa con servizi e suppellettili di casa».

Ma c'è di più, e per i sabati 18 e 25, dalle 15 alle 17.30, è previsto un corso di arte floreale a cura di Claudia Tinor Centi (per iscrizioni 035/226957) mentre nelle domeniche 19 e 26 vengono organizzate attività per bambini, dalle 10.30 alle 12.30, questa volta a cura di Imaginarium (iscrizioni allo 035/237310). Insomma ce n'è per tutti i gusti, con tanto di obiettivo di sensibilizzazione: «Con queste aperture di fine maggio - continua Guja Ajolfi - cerchiamo di avvicinare la città alle sue meraviglie anche naturali, rivitalizzando uno spazio che è parte caratterizzante del paesaggio urbano di Città Alta. Da qui l'idea in questi quattro giorni di apertura di vestire la corte con arredi di Unpiù e vasi di rose, antiche e non, in tutte le declinazioni di colore dal bianco al rosa e dal rosa al carminio, nonché di dare un cadeau, rigorosamente rosa, a tutti gli aderenti alla campagna che avvieremo per promuovere una raccolta fondi per la manutenzione del palazzo e dei suoi spazi verdi».

Fabiana Tinaglia

© RIPRODUZIONE RISERVATA