Alpinista infortunato, cosa fare? - Foto
Il Soccorso alpino si esercita a Sovere

Nei giorni scorsi sedici tecnici della Stazione di Clusone, in collaborazione con altri sei tecnici della Stazione di Media Valle Seriana (VI Delegazione Orobica) hanno eseguito una esercitazione a Piazza di Sovere, nella Falesia del Maelì, sulla nuova Via del vecio, aperta da poco tempo.

Lo scenario previsto era quello dell’infortunio di un alpinista in cordata, il primo del gruppo, colpito da una scarica di sassi. La simulazione d’intervento è stata programmata come se fosse una vera chiamata di urgenza, partita dalla Centrale operativa di Clusone. Alle ore 8.30 è partita la prima squadra: sei tecnici sono andati sul luogo dell’infortunio e hanno incontrato altri due soccorritori di supporto.

Dopo le prime operazioni per la distribuzione del materiale necessario per le operazioni, il gruppo si è portato all’attacco della via, che hanno percorso posizionando una corda fissa. Alle ore 10.25 c’è stato il contatto con l’infortunato al quinto tiro degli otto totali. Il figurante si presentava con una sospetta frattura alla tibia e una all’omero destro. Data la particolarità dell’ambiente, le difficoltà di immobilizzazione del paziente e del posizionamento in barella sono state lunghe e meticolose, dal momento che si trovava sulla parete verticale. Nel frattempo, la seconda squadra ha potuto raggiungere i due compagni di cordata, illesi ma sotto shock.

Prima c’è stata una calata assistita alla base della parete, poi la seconda squadra ha potuto effettuare la discesa in portantina lungo il sentiero che porta alla strada con diverse riprese. Alle ore 13:15 l’intervento simulato si è concluso. L’esercitazione di Clusone è solo uno dei tanti momenti di formazione che tutti i tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono tenuti a compiere durante l’anno.

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