Pista di enduro, c’è una proposta
Costa Volpino, a disposizione Le àlbere

«Il progetto di un percorso dedicato alle moto da enduro tra l’Alto Sebino, la Val Seriana e la Valle Camonica non è mai stato concretizzato, perché i Comuni coinvolti sono troppi e mettere d’accordo una ventina di amministrazioni è un’impresa di fatto impossibile».

Giancarlo Carrara, presidente del Moto Club Costa Volpino, non ha dubbi nel lanciare il suo «j’accuse»: «Da trent’anni sono appassionato di moto, e da trent’anni sento parlare di questa idea, ma sono sinceramente molto scoraggiato. Eppure anche il nostro è uno sport a tutti gli effetti: teniamo i nostri giovani lontano da brutti ambienti. Tuttavia l’atteggiamento nei nostri confronti è sempre punitivo, come se fossimo mostri pronti solo a danneggiare l’ambiente».

Ma se il tempo per aspettare una risposta corale da tutti i Comuni interpellati per il percorso regolamentato è ormai scaduta, c’è almeno il Comune di Costa Volpino che ha messo nero su bianco una sua proposta: l’area conosciuta come «Le àlbere» a ridosso della statale 42 in località Malpensata è a disposizione dei piloti di enduro e di cross. «È così – conferma il sindaco Mauro Bonomelli – e abbiamo chiesto al Moto Club Costa Volpino di formularci un piano di gestione di quest’area: aspettiamo la loro proposta a cui siamo pronti a dare il nostro assenso». La pista andrebbe così a occupare una zona lontana dai centri abitati e vicina alla già trafficata statale 42: non dovrebbe quindi creare problemi né di rumori, né di fumi molesti.

L’idea è precedente all’episodio che ha scosso il mondo dei motori dell’Alto Sebino: sabato Matteo Grigis, pilota sedicenne di Ceratello, è stato sbalzato dalla moto da un filo di ferro tirato a tradimento tra due alberi. Fortunatamente era in piedi e viaggiava a velocità ridotta.

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