Il futuro turistico della Val Brembana
Giornata di confronto a San Pellegrino

Una giornata di confronto per il rilancio del turismo e della Val Brembana: sabato 20 maggio alle ore 10 il Casinò di San Pellegrino Terme sarà scenario del primo appuntamento degli “Stati Generali della Montagna”, un’iniziativa che coinvolge la Provincia di Bergamo, VisitBergamo, il Club Alpino Italiano (CAI) e le Comunità Montane della Valle Brembana, Valle Imagna, Valle Seriana, Valle di Scalve e dei Laghi.

Riflettere, organizzare e programmare le future azioni per lo sviluppo delle Valli mettendo la montagna al centro dell’attenzione della politica e delle istituzioni: è questo l’obiettivo principale del ciclo di iniziative che parte proprio dalla Val Brembana alle 10 di sabato mattina. «Il tentativo è quello di costruire una cabina di regia – spiega il Sindaco di Bergamo e delegato al Turismo della Provincia Giorgio Gori – in grado di definire strategie e linee guida concrete da seguire per tentare il rilancio delle nostre Valli. L’obiettivo che condividiamo con gli operatori è l’evoluzione dell’offerta, che non può limitarsi alla stagione sciistica e al turismo invernale. La Val Brembana, ne sono convinto, ha per esempio tutte le carte in regola per diventare una meta internazionale per gli appassionati di mountain bike, ma c’è molto lavoro da fare. Il turismo rappresenta per la Bergamasca una leva economica e occupazionale relativamente nuova, che la crisi di altri settori ci ha spinti a coltivare con maggiore intenzione e professionalità. Io credo possa darci grandi soddisfazioni. La Provincia guidata da Matteo Rossi aspira ad esserne elemento di traino, di innovazione, di coordinamento e di necessario raccordo tra i territori e le altri istituzioni impegnate in questo campo».

Il programma di lunedì prevede – dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, di quello di san Pellegrino Terme Vittorio Milesi e del presidente della Provincia Matteo Rossi – approfondimenti su temi di grande rilievo per la Valle Brembana.

Giovanni Fattori, della Comunità Montana Val Brembana, con “Verso VisitBrembo, possibile modello di rilancio del territorio”, concentrerà l’attenzione sui modelli di promozione turistica della Valle, con attenzione particolare all’esperienza scaturita da VisitBergamo.net, il portale messo a punto in occasione di Expo e che è stato il cardine delle strategie di promozione della città e del suo territorio.

Toccherà poi a Fabio Bonzi, Sindaco di Dossena, toccare un altro interessante argomento per il rilancio della valle con un intervento dal titolo “motociclismo, montagna e rispetto dell’ambiente”, tema delicato e di grande attualità, ancora più significativo considerando l’esistenza a Dossena di una delle piste più attrezzate per la pratica dell’enduro.

Buone pratiche e modelli da seguire verranno proposti da Miriana Detti, General Manager di Turismo Valle d’Aosta, che nel suo intervento “Marketing e comunicazione: esperienze dagli Appennini alle Alpi” indicherà vie possibili per il rilancio del brand della Valle Brembana.

A Paolo Valoti, Presidente del CAI Bergamo, il compito di trattare il tema dell’ “Accoglienza in montagna: rifugi e sentieri”, sorta di spaccato della situazione esistente sulle nostre montagne per quello che riguarda la ricettività turistica. Toccherà infine a Luca Pelliccioli il compito di presentare l’impatto e la possibile coesistenza tra “Fauna selvatica e turismo nei territori”.

Un viaggio a 360° quindi attraverso la Valle Brembana, per individuarne le potenzialità e i punti deboli e sviluppare così strategie e politiche di rilancio e valorizzazione dell’identità e del brand.

“Oggi prende il via un percorso che ci vedrà attraversare tutte le valli bergamaschi con un obiettivo chiaro: vivere e lavorare in montagna deve tornare ad essere una cosa possibile. Questa è la scelta politica sulla quale ci mettiamo la faccia e che stiamo perseguendo insieme ai Presidenti delle Comunità montane al Cai. La montagna oggi dev’essere il terreno di tre azioni: innovazione, sviluppo sostenibile e identità, e dall’incrocio di questi tre fattori può scaturire una reale possibilità di futuro per le nostre valli. Vogliamo definire un’agenda condivisa sulla quale il territorio possa fare squadra, sia all’interno delle decisioni che verranno assunte nel tavolo dello sviluppo in Camera di Commercio, sia verso le istituzioni superiori, penso in particolare ai tavoli regionali del progetto Montagna Futuro. Gli Stati generali della montagna si inseriscono in questo percorso”, afferma il presidente Matteo Rossi.

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