In arrivo 100 indigeni da tutto il mondo
per difendere l’oasi verde della Merletta

Scelta l’area orobica per la dichiarazione di «Patrimonio indigeno dell’umanità»: è la prima volta nella storia. Dai Rapa Nuil fino ai Pigmei: giovedì tutti riuniti per dire no al progetto di un viadotto sopra l’azienda agricola.

L’indiano Johnny di Almè non è più solo a combattere la sua battaglia contro la strada provinciale che potrebbe passargli sopra la testa. Un viadotto di collegamento tra la Villa d’Almè-Dalmine e la Valle Imagna che distruggerebbe l’oasi verde da anni frequentata nei weekend da migliaia di bergamaschi ma soprattutto meta quotidiana di ragazzi diversamente abili per lavoretti a contatto con la terra e gli animali. Il rigoglioso fazzoletto di verde non sarà più difeso strenuamente solo da Johnny Scolari insieme alla sua famiglia, ma anche da 100 indigeni che giovedì dichiareranno questa terra «Patrimonio indigeno dell’umanità».

Per la prima volta nella storia, una terra viene consacrata dalle principali tribù del pianeta perché rimanga a totale disposizione della natura e venga utilizzata in maniera etica da parte dell’uomo. Non stiamo parlando di una riserva indiana dall’altra parte del mondo, ma della «Merletta Inawakan» di Almè, l’azienda agricola, nonché fattoria didattica, che si trova ad Almè, in prossimità del fiume Brembo, gestita dalla famiglia Scolari.

Giovedì 9 giugno, alle 11, l’Assembly of indigenous peoples, costituitasi due anni fa a Chiuduno nell’ambito del Festival «Lo Spirito del pianeta», si riunirà nell’oasi verde in via Merletta 6/8, per decretare tutta l’area «Patrimonio indigeno dell’umanità». È un evento eccezionale che non ha precedenti nel mondo. Si incontreranno 100 indigeni di tutto il pianeta: Rapa Nuil, Aztechi, Maya, Chichimeca, Sarawak, Apache, Zuni, Navajo, Sioux, Hpy, Havasupai, gli Inca di Tawantinsuyo, Perù, Argentina, Bolivia e Ecuador; Saor Patrol; dall’Amazzonia: Dessana Brasile e Embererà Panama; gruppo Curdo, gruppo del Senegal, Aborigeni, Pigmei e Maasai. In pratica interverranno tutti i rappresentanti delle tribù indigene che in questi giorni sono passati dallo Spirito del pianeta a Chiuduno. L’iniziativa si svolge anche con il patrocinio dell’associazione «Madre Terra e del popolo degli uomini».

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