Per una melanzana 8 anni di condanna
Un cinese: perché non vado in carcere?

Una melanzana posata sul piano di lavoro del collega, e nel ristorante-pizzeria «Emiliano» di Villa d’Almè la cucina è diventata «da incubo».

Con una mannaia lanciata dal cuoco verso il pizzaiolo che si era permesso di mettere l’ortaggio nel «posto sbagliato», fortunatamente senza colpirlo, e questo che dopo essere uscito rientra e lo accoltella. La lama, entrata sotto la scapola, è penetrata per 18 centimetri, uscendo dal collo. In manette per tentato omicidio, arrestato dai carabinieri di Villa d’Almè, era quindi finito nel febbraio dello scorso anno il 21enne Zhou Yikun. Gli inquirenti sono riusciti a chiudere l’inchiesta in tempi abbastanza rapidi, e in un anno si è arrivati alla sentenza.

Mercoledì mattina infatti il giovane è stato condannato con rito abbreviato dal gup Alberto Viti a otto anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale (immediatamente esecutiva) di 20mila euro a Cheng Xiangiong, la vittima che si è costituita parte civile. Il pizzaiolo, al termine dell’udienza, non ha nascosto il suo stupore nel sapere di poter tornare a casa sua (è stato giudicato a piede libero, sconterà la pena quando la sentenza passerà in giudicato).

Il fatto risale al 7 febbraio dello scorso anno. Secondo la ricostruzione, erano circa le 13 quando il giovane pizzaiolo Zhou Yikun aveva poggiato una melanzana sul piano della cucina dove stava lavorando il cuoco 37enne Cheng Xiangiong. Questo subito era scattato sgridando il ragazzo che però non si era voluto scusare. Il cuoco l’aveva quindi colpito con un pugno e poi gli aveva lanciato contro la melanzana e anche una mannaia. L’arma aveva solo sfiorato la testa del ragazzo che, a quel punto, era uscito dalla cucina andando in un’altra sala. La fidanzata del pizzaiolo era intervenuta, andando a parlare con il cuoco 37enne per cercare di riappacificare i due. Lui però le aveva risposto in maniera sgarbata: «Cosa vuoi? Tanto non rischi di diventare vedova, non siete mica sposati». Parole che, riferite al fidanzato, lo avevano fatto arrabbiare: è lui che rientra nella cucina e, preso un lungo coltello, colpisce sotto la scapola il cuoco. La lama, entrata per 18 centimetri, fuoriesce dal collo, e solo per poco non colpisce zone vitali.

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