Sorpresa fusioni, il bonus è doppio
In Presolana 5 paesi pronti a dire sì

La sorpresa non è arrivata sotto l’albero e nemmeno nell’uovo di Pasqua. Ai Comuni bergamaschi che negli ultimi due anni hanno deciso di fondersi, diventando un’unica amministrazione, il governo ha fatto un regalo speciale poco prima dell’approvazione del bilancio: il bonus stanziato dal ministero è stato più che raddoppiato.

Tradotto in soldoni, Sant’Omobono Terme, nato dalla fusione del paese capoluogo della Valle Imagna con Valsecca, riceverà 554 mila euro, Val Brembilla (Brembilla fuso con Gerosa) 670 mila euro. In tutta Italia sono stati distribuiti 30 milioni di euro a 37 Comuni. È il premio per il coraggio avuto due anni fa e un incentivo per tutti gli altri enti locali non ancora pronti al grande passo.

I due fortunati sindaci orobici si fregano le mani: «A distanza di due anni sono completamente convinto della bontà della scelta fatta - commenta Paolo Dolci, primo cittadino di Sant’Omobono Terme -. Basta guardare i bilanci e le opportunità create dalla fusione in un contesto nazionale di continui tagli. Gli abitanti del mio paese possono vedere con i loro occhi quello che è stato fatto grazie al bonus: ampliamento delle scuole medie di valle, 150 mila euro per potenziare la Polizia locale, ristrutturazione del municipio. Il processo è stato faticoso per la macchina comunale e le burocrazia, per il resto non ci siamo accorti di nulla. Anzi, tutti i timori dei cittadini sono stati superati dalla realtà. La priorità è offrire servizi di qualità e noi, nonostante siamo un piccolo Comune, riusciamo ad offrirli».

La Valle Seriana procede a doppia marcia, sul tema fusioni. La cinquina di Songavazzo, Onore, Fino del Monte, Cerete e Rovetta, è pronta a ritrovarsi alle urne per il referendum sulla fusione. «A luglio il Consiglio regionale si esprimerà sul progetto già approvato dai cinque Consigli comunali - spiega il sindaco di Songavazzo Giuliano Covelli -, e a novembre è previsto il referendum. L’auspicio è che, dal primo gennaio del 2017, venga inviato un commissario che, di concerto con i cinque sindaci, ”accompagni” i paesi fino alle elezioni del 2017». Per il nuovo unico Comune.

Altra cinquina, stessa valle e un po’ più di divisioni. A Cene, Gazzaniga, Fiorano, Vertova e Colzate si parla di fusione dal 2014, da quando cioè il Consiglio comunale di Vertova incaricò l’ex sindaco Riccardo Cagnoni di valutare e approfondire l’ipotesi di una fusione tra i 5 comuni contigui che porterebbe a un Comune di 19 mila abitanti.

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