Spento l’incendio, scattano le indagini
per risalire al piromane del Cancervo

È stato fermato – per ora – l’incendio che da mercoledì sera si è mangiato oltre 130 ettari di bosco sul monte Cancervo, sopra San Giovanni Bianco e gli Orridi della Valle Taleggio.

I fronti attivi sono stati spenti sabato a mezzogiorno e da quel momento sono cominciate le operazioni di bonifica e monitoraggio che hanno visto in campo 12 volontari dell’Antincendio boschivo della Comunità montana Valle Brembana, un Canadair e ben quattro elicotteri, tra cui l’Erickson dei carabinieri forestali con il tubo di aspirazione dell’acqua, che si sono alternati finchè c’è stata luce.

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Parallelamente all’attività di bonifica dell’incendio proseguono le indagini dei carabinieri della stazione di San Giovanni Bianco e dei Forestali di Sedrina per risalire alle cause. Il sospetto è che sia di origine dolosa, così come quelli che hanno mobilitato i vigili del fuoco per mesi nella zona del Ponte del Costone in Val Seriana, conclusi con l’arresto del presunto piromane (ora ai domiciliari).

Ma gli accertamenti sono in corso e non c’è ancora la certezza. «Mi é difficile credere che questo incendio sia partito da solo, di notte e in un punto così particolare, dietro la galleria – commenta il presidente della Comunità montana e sindaco di Taleggio, Alberto Mazzoleni – chi si diverte a compiere questi gesti assurdi dovrebbe pensare ai danni, incalcolabili, all’ambiente e agli animali e ai costi per l’utilizzo degli elicotteri e degli uomini: un Erickson costa 300 euro ogni minuto di volo, abbiamo fatto arrivare più volte anche il Canadair da Genova».

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