Vede poco, ma guida e ha il porto d’armi
Condannato 56enne di Oltre il Colle: truffa

Dal 5 dicembre 2007 percepisce una pensione di inabilità al lavoro per un deficit visivo causato da un incidente. Ma ha rinnovato la patente e il porto d’armi. Così, Antonio Scolari, 56enne di Oltre il Colle, è finito a processo.

Un processo che, in primo grado, si è concluso lunedì 26 settembre: Scolari è stato condannato per truffa a un anno e 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa. Non solo, l’ex tecnico informatico (lavorava in una scuola) dovrà restituire i 97 mila euro percepiti dall’Inps fino a oggi. Assolto - come anche da richiesta del pubblico ministero Fabrizio Gaverini - dall’ipotesi di reato «alternativo» di aver fornito false dichiarazioni in occasione delle visite per il rinnovo della patente e del porto d’armi.

La vicenda inizia nel 2004 quando Scolari, allora tecnico informatico in una scuola, ebbe un incidente: un computer si era rotto e le schegge del monitor gli avevano ferito gli occhi. Da quel momento, per lui, sarebbe iniziato «un calvario», ha affermato in aula l’avvocato della difesa, ripercorrendo la storia clinica del suo assistito. Il tecnico, il 31 marzo 2007, era rientrato a lavoro, ma cadde dalle scale, infortunandosi. E fu in seguito dichiarato da un medico legale inabile totale e permanente al lavoro. Ma, rinnovata la patente e il porto d’armi, riprese a guidare e ad andare a caccia limitandosi ad accompagnare alcuni amici nei luoghi degli appostamenti, senza però imbracciare il fucile.

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