Medico bergamasco in prima linea in Iraq
«Trovo la felicità nel sorriso dei pazienti»

«Anche questa orribile guerra e i giorni trascorsi in mezzo al fuoco insegnano che la felicità si trova nella condivisione. Non è il letto comodo, il cibo preferito o i vestiti puliti che ci rendono felici, ma i sorrisi dei pazienti, gli abbracci dei colleghi e il piacere di stare insieme, con rispetto e amorevolezza».

Diego Manzoni, di Costa di Mezzate, medico quarantenne rianimatore al «Papa Giovanni» di Bergamo, pubblica su Facebook questo messaggio da un villaggio a sud di Mosul, in Iraq, ad una ventina di chilometri dal fronte lungo cui si sta combattendo, ancora meno dalle esplosioni che anche qualche giorno fa si sono sentite forti e chiare dall’ospedale da campo di «Dall’inizio del nostro progetto abbiamo curato duemila pazienti, di cui circa la metà erano donne e bambini. Naturalmente noi non conosciamo le dinamiche del conflitto, ma vediamo alcune persone con sintomi (bolle sulla pelle, disturbi respiratori, lacrimazione degli occhi) che fanno venire il sospetto che questa guerra sia combattuta anche con l’ausilio di armi chimiche. I pazienti, inoltre, presentano segni di malnutrizione e ci raccontano delle violenze efferate subite, che si vanno a sommare ai bombardamenti, alla guerriglia casa per casa, e che rendono questo davvero il peggiore scenario che ho visto».

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