Multare chi sale sul lago ghiacciato?
I sindaci: «C’è il rischio rivolta»

Un’ordinanza impossibile da far rispettare, tanto è vero che domenica erano quasi un migliaio i visitatori sul lago di Endine ghiacciato.

Ricorrere alla Protezione civile per fermare l’assalto di pattinatori e camminatori oppure rivedere il provvedimento che vieta l’accesso al lago ghiacciato? A valutare le due strade i sindaci di Endine, Ranzanico, Spinone e Monasterolo. «Credo che l’unico modo – spiega Simone Scaburri, sindaco di Spinone – sia quello di rendere l’ordinanza di divieto uno strumento di comunicazione e di informazione. Stiamo valutando, per il prossimo inverno, di redigere un nuovo documento che tuteli le amministrazioni locali e allo stesso tempo informi correttamente i turisti e i pattinatori dei rischi che corrono a salire su un lago ghiacciato». Certamente il percorso «è lungo, impegnativo e non si improvvisa: teniamo presente che la stessa macchina dei soccorsi, lo abbiamo visto domenica (con la donna infortunata a Monasterolo, recuperata dai vigili del fuoco volontari di Lovere, ndr), ha precise procedure di intervento. Ma è arrivato il momento di uscire da questa impasse: se non diamo multe sembra che vendiamo meno al nostro dovere di amministratori; se le diamo rischiamo di scatenare una mezza rivoluzione».

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