Progetto per Bolgare, vetrina distrutta
Secondo caso, atto intimidatorio?

«Nella notte tra il 14 e il 15 novembre ignoti hanno distrutto la vetrata della sede di Progetto per Bolgare. Nonostante ci siano stati testimoni, a quanto per ora ci è dato sapere, siamo venuti a conoscenza dell’accaduto solo domenica mattina verso le 8».

In mattina è giunta sul posto una pattuglia della polizia locale per i rilievi necessari. «Chiederemo agli agenti di visionare le immagini delle telecamere (se presenti e se funzionanti) e di ascoltare eventuali testimoni per poter risalire ai responsabili del danno» fanno sapere i rappresentanti di Progetto per Bolgare.

«È la seconda volta che la sede di progetto è oggetto di “atti vandalici” - continuano -. La prima volta nell’ottobre del 2013, quando la vetrina fu colpita con sfere di acciaio che causarono dei fori passanti nella lastra di vetro. In quel periodo avevamo scoperchiato la questione della mancata bonifica dell’area Ex-Icro».

«Oggi siamo attenti osservatori della bufera scoppiata sugli appalti comunali e protagonisti della relativa richiesta di dimissioni da parte dell’attuale amministrazione comunale. Oggi, come nel 2013, non abbiamo alcun motivo di ritenere che la nostra sede sia oggetto di atti intimidatori. Siamo convinti che questi fatti siano solo il frutto di un clima di generale insicurezza che serpeggia nel Paese. Clima che denunciamo da anni e che certo non si mitiga con farlocchi “pacchi” sicurezza come quello proposto dall’Amministrzione di Bolgare (gennaio 2014) che si è dimostrato solo un insieme di vuote parole finalizzate alla campagna elettorale».

«Nonostante questo vogliamo rassicurare tutti i nostri sostenitori e lettori. Progetto per Bolgare non indietreggerà di un passo rispetto alle battaglie politiche che da anni ha intrapreso per riportare a Bolgare una politica che non segua oscuri e tortuosi sentieri di partito, ma indirizzata su strade illuminate e rettilinee. Una Politica (con la P maiuscola) guidata da persone che vedono nei concittadini non nemici da infangare (o infrangere), ma preziosi collaborati nella gestione della cosa pubblica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA