Spari e feriti: Far West a Trescore
Testimoni: «Colpi a altezza uomo»

L’ennesimo scontro tra bande rom: tre auto si speronano nella piazza, poco prima c’era il mercato. Alcuni fuggono inseguiti da altri armati di mazze: due in ospedale, tre arrestati, auto sequestrate. E il paese ha paura.

«Abbiamo sentito gli spari, abbiamo visto gente che correva, e poi due che sono entrati nel parcheggio dell’ospedale, almeno uno ferito e sanguinante. Un macello». Trescore, pieno giorno, pieno centro. Nicolini contro Horvat, davvero una tragedia sfiorata, come racconta chi ha visto e sentito. Quindici colpi di pistola calibro 9.21 esplosi da due armi ad altezza d’uomo, due feriti, tre persone arrestate per rissa e tentato omicidio dai carabinieri, un quarto denunciato a piede libero, tre veicoli sotto sequestro insieme a mazze, spranghe, bastoni trovati all’interno dei mezzi, vetri per terra davanti alle Poste. In serata ci sono state le perquisizioni dei carabinieri di Bergamo, dopo i rilievi della sezione investigazioni scientifiche effettuate nel pomeriggio. Le indagini sono in pieno corso, coordinate dal pm Antonio Pansa, ma intanto la sparatoria resta negli occhi e nella voce della gente di Trescore che ha visto. Spaventata, scioccata.

Le indagini sull’agguato sono in corso, i carabinieri sono sulle tracce di alcuni protagonisti della sparatoria. Nel frattempo Trescore assiste incredula al crescere della tensione. «Pazzesco, ma se ci fosse andato di mezzo uno che passava lì per caso?», si chiedeva ieri pomeriggio un uomo nel parcheggio, scuotendo lentamente la testa.

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