Sta bene l’«aquila dei serpenti»
Dopo le cure ora torna a volare

Fra qualche giorno potrebbe essere già in Africa lo stupendo esemplare di biancone liberato mercoledì nella riserva naturale Oasi Wwf di Valpredina (Zona speciale di conservazione Valpredina-Misma) a Cenate Sopra.

Una giornata importante a cui si è giunti con una corsa contro il tempo. Infatti l’obiettivo del Centro di recupero animali selvatici (Cras) Wwf è stato quello di rimettere l’animale in forze al più presto perché potesse riprendere il viaggio di migrazione verso terre le calde terre del Mali. Certo è che se incontrerà ancora degli umani potrà essere riconosciuto, visto che prima della liberazione è stato inanellato. Il biancone, detto anche «aquila dei serpenti», è arrivato da Tuscolano Maderno al Cras il 19 settembre con i sintomi di intossicazione alimentare.

«Si tratta di un rapace, raro e tra i più belli, con un piumaggio bianco che in volo lo rende molto riconoscibile. Mangia quasi esclusivamente rettili – spiega Enzo Mauri, direttore dell’Oasi -. Quando è stato portato a Valpredina era molto debilitato; nei primi giorni si è dovuto imboccarlo. Ora dovrebbe riuscire ad unirsi alla coda dei suoi compagni in migrazione diretti in Liguria per poi passare in Africa sorvolando lo stretto di Gibilterra». Con un’apertura alare di quasi due metri, il «nostro» biancone (circaetus gallicus) ha raggiunto il peso di 2,5 kg, dimensioni che lo fanno assomigliare a un’aquila reale.

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