Tutti a «camminare sulle acque»...
Sul lago di Endine, ma è pericoloso

Dopo qualche anno in cui il ghiaccio ha fatto solo una apparizione fugace sul lago di Endine, le temperature rigide registrate in questa ultima settimana stanno facilitando la formazione di una bella lastra ghiacciata fra Monasterolo del Castello e Spinone al lago che arriva fino alla frazione San Felice di Endine Gaiano.

«Sono le condizioni ideali – spiega Simone Scaburri, sindaco di Spinone al lago – per la formazione del ghiaccio: freddo intenso per diversi giorni consecutivi. E come di incanto la magia si rinnova». Intanto però la gente cammina tranquilla sul lago, addirittura famiglia con i passeggini, c’è pure chi va in bici indisturbato...

Il ghiaccio, come al solito, ha iniziato a formarsi nel punto più freddo del lago, tra l’abitato di Monasterolo e il fiume Cherio: è la zona dove in inverno batte di meno il sole. La crosta poi si è velocemente allargata fino ad arrivare alla sponda di Spinone e a espandersi verso la parte a monte del lago, arrivando appunto fino a lambire San Felice. «È presto per dire – aggiunge Scaburri - se il fenomeno porterà a uno strato di ghiaccio solido e resistente, ma le premesse ci sono tutte: le previsioni dicono che di notte continuerà a fare molto freddo per qualche altro giorno ancora».

Di certo, dopo gli inverni tutto sommato miti degli ultimi anni (giusto 12 mesi fa, il ghiaccio non si era ancora formato: comparve agli inizi di febbraio ma solo per pochi giorni e senza superare i pochi centimetri di spessore), c’è una gran voglia di rivedere questo spettacolo della natura. «Basta guardare sui social network – conferma ancora Scaburri – per osservare che negli ultimi giorni sono comparse tantissime fotografie scattate dalle sponde di persone che si azzardano a muovere i primi passi sul lago ghiacciato. Tanti poi propongono fotografie più o meno artistiche e segnalano così l’attesa per questa nostra attrattiva naturale che negli ultimi anni è un po’ venuta a mancare».

Ma Scaburri invita a non farsi prendere dall’entusiasmo e anzi a ponderare con attenzione e prudenza i rischi connessi alla camminata sul ghiaccio, ricordando che «rimane valida l’ordinanza dei sindaci dei 4 comuni del lago (ai 3 già citati, va aggiunto Ranzanico) che vieta l’accesso alla superficie ghiacciata».

Lo stesso appello arriva da Maurizio Trussardi, sindaco di Monasterolo del Castello: «Prima di Natale, anche se allora non c’era bisogno, abbiamo affisso i nuovi cartelli sul lungolago comunale per ricordare questo divieto. Siamo consapevoli che il lago ghiacciato costituisce uno spettacolo unico e un richiamo irresistibile per tutti i bergamaschi. Ma noi amministratori dobbiamo ricordare che c’è il divieto di passeggiare e pattinare, raccomandando a tutti, anche a chi non rispetta il divieto, di valutare con estrema attenzione i rischi di queste attività». Il primo cittadino di Monasterolo spiega un’altra caratteristica del fenomeno: «In passato, trenta e più anni fa, il lago si ghiacciava a metà dicembre e la crosta si ispessiva sempre più fino a metà gennaio, dando una certa tenuta anche se nessuno l’ha mai potuta né verificare né certificare».

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