Alzano, fanno festa fino al mattino
Carabinieri alla porta: calci e bottigliate

«Non potete entrare, non avete il mandato». Sono parole in stile telefilm americano quelle che, alle prime ore del mattino di domenica, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Bergamo si sono sentiti rivolgere da un gruppo di persone che stavano festeggiando.

Si tratta di un gruppo di boliviani intenti a festeggiare in una casa di Alzano Lombardo. E dopo le parole, anche le sceneggiate: i militari sono stati colpiti con spintoni e calci nel tentativo di farli uscire, poi uno degli uomini si è nascosto sotto il letto, mentre una donna ha colpito con una bottiglia un carabiniere (cinque giorni di prognosi) per poi tentare di evitare l’arresto facendosi scudo col figlioletto di pochi anni.

Tre le persone finite in manette domenica. Arresti convalidati con l’obbligo di firma, il proseguo del processo è stato fissato per il 18 luglio. Gli altri ospiti (erano sette gli adulti in casa, più quattro bambini in lacrime) sono stati denunciati a piede libero.

Nella notte tra sabato e domenica, un vicino di casa della coppia di arrestati (hanno precedenti per furto) ha chiamato i carabinieri lamentando che, per l’ennesima volta, dalla casa provenivano insopportabili schiamazzi. I militari, che forse inizialmente volevano solo invitare i residenti ad abbassare la musica e i toni (si sentivano fino a 200 metri di distanza), si sono trovati davanti un gruppo di persone ostili. Prima c’è stato il rifiuto alla richiesta di presentare i documenti, poi il gruppo ha tentato di farli uscire colpendoli con spintoni e calci.

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