Ardesio sceglie l’ironia: la minoranza
inaugura l’«Angolo delle bufale»

L’impressione è che non se ne lasceranno scappare una. E che, sfruttando anche l’ironia che il format scelto consente, ribatteranno punto per punto. La minoranza di «Ardesio Unita», uscita sconfitta dalla lista «Lega Nord, Ardesio Rinasce» per 31 voti alle amministrative del 5 giugno, ha infatti inaugurato sul suo sito «L’angolo delle bufale leghiste».

Una fresca mozzarella e, tanto per essere chiari, il musone di una bufala intenta a muggire. Si presenta con questa grafica «L’angolo delle bufale leghiste» inaugurato dalla minoranza di Ardesio. Il debutto risale a prima dell’esito elettorale che ha consegnato il paese all’assicuratore Yvan Caccia, già sindaco dal 1995 al 2004, attualmente presidente del Parco delle Orobie Bergamasche e capogruppo di minoranza nella scorsa amministrazione. «Nelle assemblee pubbliche – si legge sul sito della lista che candidava a sindaco l’avvocato e direttore di banda Simone Bergamini –. È uno spazio dove fare la corretta informazione relativamente ad alcuni temi che venivano evidentemente strumentalizzati da più parti. Le buone abitudini non vanno perse, quindi pubblicheremo costantemente aggiornamenti in questa pagina, appositamente dedicata all’argomento. Muuuu!».

Il web e i social si confermano quindi strumento prediletto degli amministratori 2.0. Se ad Alzano il neosindaco Camillo Bertocchi si affida a facebook per chiedere ai suoi cittadini le opere a loro più care da realizzare, in alta valle largo all’antipasto di bufale su www.ardesiounita.it, come quella dal titolo «Non ci sono i soldi per i dipendenti?» o «Chi ha decretato l’inizio dell’Unione il 1 luglio?», con il riassunto delle puntate precedenti a dimostrare che «l’inizio delle attività dell’Unione dei Comuni con Villa d’Ogna e Piario è stato deciso tramite una delibera di Giunta dell’Unione (n.2/2016, del 24/03/2016), successivamente rafforzata da una delibera di Assemblea dell’Unione (n.7/2016, del 7/04/2016)».

«Esercizi di stile» li definisce il neosindaco Yvan Caccia, che aggiunge: «Sono bufale tutte da verificare. Certo, sono un bell’esercizio, ma quest’angolo lo leggo anche come la naturale reazione a una sconfitta cocente, che cozza con la dichiarata disponibilità a collaborare della minoranza».

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