Boom di presenze in Val Vertova
Le Maldive seriane a chilometro zero

Rischiavano di diventare un lembo di terra «sfregiato» dalle centraline. E invece è quello stesso tesoro naturale ad essersi scoperto «centrale», tra le mete del turismo prêt-à-porter della Bergamasca e non solo.

Ma se nella Val Vertova luccicano le meraviglie di rocce e acqua, cascatelle e sentieri, c’è anche qualche ombra. Quelle fisiologiche di un turismo ormai di massa. Qualcuno vede in questo spicchio di Val Seriana le Maldive della Lombardia, con quei ruscelli così cristallini, con quelle immagini che impazzano da inizio estate sui social, tra video e clic, «mi piace» e condivisioni. Altri scorgono invece i rifiuti abbandonati da chi non ha cura di questo territorio magico. Anche ieri, col Ferragosto alle spalle, la Val Vertova è stata preda di turisti, famiglie, coppie.

Tantissime persone ne hanno calcato le stradine sin dalla mattina, zaini in spalla, alcuni persino con una tenda. Molti anche gli ospiti a quattro zampe, che hanno approfittato per rinfrescarsi tra quelle acque limpide.

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