Cavi trappola nei boschi della Val Seriana
L’allarme in Fb: sono ad altezza collo

Ancora cavi trappola nei boschi della Bergamasca. Un nuovo allarme corre in Facebook, questa volta nella pagina della «Valle Seriana Bike».

«Oggi (riferito alla giornata di lunedì 6 giugno) scendendo dal monte Bastia, sul sentiero del Fontanì verso la centrale elettrica di Alzano, abbiamo rischiato grosso. Due fili di acciaio, legati scrupolosamente tra le piante a tagliare il sentiero,a 50 metri uno dall’altro. Il tanto fango e la bassa velocità ha fatto sì che il mio compagno di giro se l’è cavata con solo un graffio».

L’appello: «Fate molta attenzione, l’altezza era giusta per il collo, e nei due punti più ripidi». Un caso che purtroppo non è isolato: già lo scorso anno erano stati scoperti dei cavi d’acciaio tesi sui sentieri di Dossena. A sporgere denuncia contro ignoti ai carabinieri di San Pellegrino per «tentate lesioni personali» era stata la potenziale vittima dell’episodio: Daniele Consonni, il motociclista che aveva schivato per un soffio la «trappola» mentre stava facendo fuoristrada in località Crocetta, postando poi su Facebook le foto-denuncia delle «ghigliottine». Anche la Forestale, per quanto di sua competenza, sta facendo le proprie verifiche.

Resta quindi alta la preoccupazione per questi casi. In apssato Orobievive, il coordinamento delle associazioni ambientaliste bergamasche, aveva espresso «preoccupazione per i cavi d’acciaio ad altezza uomo. Stigmatizziamo con forza l’azione di chi, infastidito dal comportamento di chi va nei boschi in bici o moto, crede di porvi rimedio con un delitto ben maggiore».

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