«Chi pensava di dividerci ha fallito
perché noi ci vedremo in un’altra vita»

«Io non so chi comanda lassù, ma se pensava di dividerci ha fallito. Ci vediamo in un’altra vita». Ci sono il dolore lacerante per la morte di un amico e il silenzio attonito della comunità, che avrebbe voluto svegliarsi dalla triste realtà di un incubo notturno, all’indomani del tragico schianto di martedì sera ad Ardesio.

Le parole affidate a Facebook da Giada, l’amica rimasta ferita, si uniscono in altri post a quelle di un nota canzone di Guccini, ai ricordi, agli occhi lucidi di tanti amici e genitori che martedì 24 novembre sera, lungo la provinciale all’altezza della contrada Carpignolo, hanno trepidato e disperato per la sorte di Erick Mandotti, 27 anni, morto nel terribile schianto della sua Mini Cooper rossa.

La salma del giovane, dopo il nulla osta dell’autorità giudiziaria, è stata composta nella camera ardente dell’Infermeria Filisetti ad Ardesio, da dove venerdì 27 novembre alle 10 muoveranno i funerali che si terranno nella parrocchiale di San Giorgio. Per ricostruire cause e dinamica dell’incidente, sono in corso gli accertamenti dei carabinieri, intervenuti con due pattuglie della stazione di Fiorano e del comando di Clusone.

Il tragico schianto è accaduto attorno alle 21,30, mentre la Mini viaggiava in direzione Gromo, probabilmente per un breve giro fra amici con la scusa del rifornimento di carburante. All’uscita da una curva l’auto è improvvisamente sbandata, finendo di traverso contro la recinzione di una casa a destra della carreggiata. L’urto del veicolo, sul lato del conducente, è stato violentissimo, tanto che parti di vetro e carrozzeria sono finiti lungo la scala, che oltre il giardino, porta al piano superiore della villetta.

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