È morta negli Usa Marina Löwi
la piccola ebrea salvata da Gandino

Nel 2004 ottenne per sei abitanti del paese il riconoscimento di «Giusti fra le nazioni».

«È stupefacente. La gente di Gandino sapeva che eravamo ebrei, ma nessuno ci denunciò – raccontava Marina nella testimonianza raccolta da Elizabeth Bettina nel libro intitolato “It Happened in Italy” (“Accadde in Italia”) pubblicato nel 2009 –. È per questo che io sono qui, oggi. Sarebbe bello se lo Yad Vashem attribuisse un’onorificenza al paese intero. Se lo meriterebbero veramente. Quelle persone rischiarono tutto per salvarci». Marina Löwi non c’è più: la piccola ebrea che, una volta cresciuta, con tenacia e più di tutti ha chiesto allo Stato di Israele il riconoscimento di «Giusti fra le nazioni» per la gente di Gandino, è morta lo scorso 26 agosto a South Plainfield in New Jersey, dove abitava dal 1950, all’età di 81 anni.

A Marina Löwi sarebbe bastato dire grazie a chi le salvò la vita. Ma andò oltre, convincendo lo Yad Vashem di Gerusalemme che sì, quelle sei persone che diedero un tetto e il calore di una famiglia a decine e decine di ebrei come lei, negli Anni Quaranta e soprattutto dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, meritavano quell’onorificenza: Bortolo e Battistina Ongaro,Vincenzo Rudelli, Giovanni Servalli e i coniugi Francesco Lorenzo e Maria Chiara Carnazzi Nodari. E nel 2004 ci riuscì.

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