Il disastro del ponte crollato in Brianza
Sentito l’autista della Nicoli di Albino

La Procura di Lecco non perde tempo e ha iniziato la sua opera di ricostruzione di quanto accaduto venerdì 28 ottobre ad Annone Brianza, dove il crollo di un ponte della strada provinciale 49 sulla sottostante statale 36, durante il passaggio di un tir eccezionale della «Nicoli Trasporti e spedizioni» di Albino, ha provocato la morte di un uomo e il ferimento di altre quattro persone.

Gli agenti della Squadra mobile, della Polizia stradale di Lecco e di Seregno hanno incominciato a sentire tutte le persone che hanno avuto un ruolo nella tragedia di venerdì 28 ottobre, quando il cavalcavia alle 17,20 è crollato sotto il peso di un tir della «Nicoli Trasporti e spedizioni» di Albino.

L’inchiesta per omicidio e disastro colposi è all’inizio: i nomi delle persone iscritte nel registro degli indagati si sapranno solo nei prossimi giorni. Intanto ieri gli investigatori hanno sentito in qualità di teste l’autista del tir della Nicoli, il cittadino di nazionalità romena Vasile Ciorei, il cui passaggio sul ponte è coinciso con il crollo. Oltre a lui, sentiti pure il personale dell’Anas intervenuto alle 14, cioè più di tre ore prima del disastro, a seguito della segnalazione della caduta dei calcinacci, oltre ai dipendenti della Provincia di Lecco.

Al vaglio della Procura è anche l’iter che ha portato all’autorizzazione del passaggio del carico eccezionale, con il permesso rilasciato dalla Provincia di Bergamo. Un’autorizzazione che, come già spiegato nei giorni scorsi dalla stessa azienda di trasporti, «è annuale e consente di circolare con carico fino a 108 tonnellate, e quel tir venerdì ne trasportava 104, su tutte le strade comunali e provinciali della Lombardia».

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