Il ladro di fiori perde i petali
e Facebook lo incastra - Video

Incastrato dalle immagini della videosorveglianza pubblicate su Facebook: denunciato per furto aggravato

La strada è la centralissima via Mazzini di Albino, inconfondibile con la sua pavimentazione in cubetti di porfido e lastro di pietra verso l’esterno della carreggiata. I fiori sono di un bel colore rosso e fucsia: stanno proprio bene sullo sfondo bianco. Ma ecco, che di colpo, si materializza lui, l’uomo che ad Albino è stato soprannominato «il ladro seriale di fiori»: con la sua utilitaria, sembra una Toyota Yaris, si ferma in mezzo alla strada, scende dall’abitacolo, lascia aperta la portiera e poi, incurante di tutto e di tutti, raggiunge un mazzo di fiori fuori inquadratura, lo prende con sé e risale in macchina andandosene tranquillo e pacifico.

Ma il titolare della vicina gioielleria, che sistema i fiori nei vasi per abbellire la via di Albino e in questo modo invitare i clienti ad osservare anche le sue vetrine, dopo, quattro, cinque, sei volte che la scena si ripeteva ha deciso di pubblicare il video ripreso con le telecamere del suo impianto di videosorveglianza e di pubblicarlo su Facebook.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/il-ladro-di-fiori-in-azione_1031966_44/

Si è scatenato un pandemonio che tra visualizzazioni, commenti e condivisioni ha raggiunto in pochi giorni praticamente tutta la comunità di Albino. In rete sono così circolati i pensieri più vari: chi dava addosso al ladro, chi al gioielliere che aveva pubblicato il video, chi alle forze dell’ordine con commenti che sfioravano l’offesa. Nessuno però si era accorto che i carabinieri, cioè quelli che per primi dovevano essere formalmente avvisati, non sapevano nulla dell’accaduto. Quando uno dei militari, privatamente, si è accorto che la realtà virtuale di Facebook stava iniziando a degenerare in reati penali come l’ingiuria, ha deciso di intervenire: sono state recuperate le immagini dell’impianto di videosorveglianza del comune e il ladro dei fiori, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per furto aggravato. E il clamore internettiano si è finalmente placato.

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