Migranti come manodopera clandestina
«Pagati 2 euro ogni 100 lenzuoli piegati»

A Gandino la scoperta e la multa di 20 mila euro a una cinese di 43 anni titolare di una ditta di tessuti del paese. L’azienda pagava in nero i suoi lavoratori, sfruttando i migranti.

Arrivati in Italia come richiedenti asilo, da qualche mese venivano sfruttati come manodopera clandestina in un capannone di Gandino da una cinese di 43 anni residente in provincia di Cuneo, titolare di una ditta di tessuti a Gandino. A scoprirli sono stati i carabinieri di Gandino, che lunedì mattina hanno effettuato un blitz nel fabbricato insieme all’Ispettorato del lavoro di Bergamo. Hanno trovato alcuni cinesi con due senegalesi intenti a piegare lenzuola.

Tutto è partito da una segnalazione giunta ai militari: nel capannone infatti si vedevano entrare gli africani verso le 9,30-10 e uscire solo alla sera. Inoltre i residenti avevano visto entrare e uscire dei cinesi su furgoncini carichi di tessuti. I carabinieri hanno quindi deciso di vederci chiaro e hanno fatto degli appostamenti. Interrogati i lavoratori trovati nella ditta, hanno dichiarato di prendere 2 euro ogni 100 lenzuoli piegati e di lavorare in media 8-10 ore al giorno. Tutto per una paga mensile, ovviamente in nero, di circa 200 euro.

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