Piario, le autopsie la prossima settimana
«Si svolgeranno tutte lo stesso giorno»

Saranno effettuate la prossima settimane, e si svolgeranno tutte lo stesso giorno, le autopsie disposte sui cinque pazienti dell’ospedale «Locatelli» deceduti in Medicina.

Martedì 9 febbraio il pm Carmen Pugliese ha conferito gli incarichi al pool di esperti: glie sami si saranno effettuati tutti la prossima settimana e con tutta probabilità all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

A eseguire prelievi ed esami del capello, a seconda dello stato dei cadaveri, saranno i due anatomopatologi Francesco De Ferrari e Andrea Verzeletti, del dipartimento di Medicina legale di Brescia, e il tossicologo Angelo Groppi, dell’Istituto di Medicina legale di Pavia. Nel frattempo gli undici indagati stanno nominando i propri consulenti di parte (circolano già nomi di professionisti importanti) e quindi, anche in base alle loro esigenze, sarà programmata la data dell’autopsia.

La volontà del pm è quella di iniziare mercoledì o giovedì ma è possibile che gli esami vengano posticipati. D’altra parte il numero degli indagati è alto, così come quello dei consulenti che hanno diritto di nominare per partecipare alle autopsie: sul registro degli indagati ci sono l’infermiera Anna Rinelli, accusata di omicidio preterintenzionale e sospettata di aver iniettato in vena ai pazienti dosi di Valium che si sono rivelate letali, la caposala Paola Bosio, il primario Sergio Lazzaroni e altri otto medici. Per loro l’accusa è di concorso colposo: secondo chi indaga non sarebbero stati complici dell’infermiera ma non avrebbero vigilato sulla sua condotta.

I periti avranno il compito fondamentale di cercare sui pazienti deceduti tracce di Valium o tranquillanti che, in base alle loro cartelle cliniche, non avrebbero dovuto ricevere e che invece, secondo le accuse, la Rinelli avrebbe loro iniettato in vena durante la notte per farli stare calmi e passare così un turno tranquillo. Le prime cinque salme che saranno riesumate sono quelle di Veniero Trivella, 60 anni di Gandellino, Daniele Scandella, 95 anni di Fino del Monte, Luigi Fantoni, 90 anni di Clusone, Roberto Raimondi, 54 anni di Clusone e Dante Ferri, 82 anni di Cerete.

Se dalle autopsie si rintracciasse il Valium, il numero delle salme da riesumare potrebbe aumentare coinvolgendo altri pazienti degli 89 le cui cartelle cliniche sono state sequestrate a inizio novembre dai carabinieri di Clusone che si occupano delle indagini. Intanto emergono altri dettagli: le tre lettere anonime che denunciavano le morti sospette sarebbero arrivate ai sindaci Paolo Olini di Clusone, Angela Bellini di Villa d’Ogna e Pietro Visini di Piario: tutti e tre, però, interpellati in merito negano l’indiscrezione.

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