Portare il tram fino a Vertova?
«Si può fare. Confrontiamoci»

Il sindaco del Comune seriano Luigi Gualdi scrive a Teb e Provincia per manifestare la propria disponibilità.

Il dibattito è di estrema attualità, apriamo un tavolo di confronto per portare sino a Vertova la tramvia che oggi arriva ad Albino». Luigi Gualdi, sindaco di Vertova, affida a una lettera inviata ieri ai presidenti di Provincia e Tramvie elettriche bergamasche (Teb) il pieno sostegno della sua amministrazione all’idea di fare del comune della media Valle Seriana la stazione di attestamento della linea T1. L’ipotesi è tornata d’attualità in questi giorni con l’inchiesta relativa alla mobilità in Valle Seriana lanciata dal nostro giornale e l’appello di rilancio del trasporto pubblico promosso da Italia Nostra e Legambiente.

Gualdi conferma innanzitutto «le condizioni critiche in cui versa la mobilità del traffico veicolare lungo la principale direttrice di valle, che la strada extraurbana da Nembro a Cene ha solo in parte mitigato», segnalando un quadro che «inibisce l’azione attrattiva di nuovi soggetti, siano essi cittadini residenti o attività imprenditoriali». Il progetto di portare sino a Vertova la tramvia è sul tavolo di fatto sin dalle prime ipotesi di ripristino della Ferrovia della Valle Seriana (dismessa nel 1967), che nel 2000 portarono alla nascita di Teb, società di scopo costituita da Provincia e Comune di Bergamo (cui dal 2005 è subentrata Atb) e con una partecipazione al 10% della Camera di Commercio. Ancor oggi il prolungamento fino a Vertova è parte integrante del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Nel 2011 l’ente di via Tasso, nell’ambito della verifica di compatibilità del nuovo Pgt di Vertova, segnalò al Comune l’opportunità «di prevedere nella documentazione cartografica il tracciato relativo alla metrotramvia prolungamento linea T1 Albino-Vertova».

«In Valle Seriana - afferma Gualdi - la mobilità oggi non può prescindere dalla tramvia Teb. I dati pubblicati dalla società prevedono negli anni a venire un aumento di viaggiatori stimati in circa 150.000 unità. La presenza e l’evoluzione di questa infrastruttura è importante. È un mezzo di trasporto pubblico sempre più in evoluzione, la sua presenza genera nella gente una cultura nuova della mobilità. Riduce il massiccio uso di autovetture private e abbatte i valori di inquinamento dovuti alle polveri sottili. Lungo il suo percorso il territorio diventa fertile: si innescano quei meccanismi di riqualificazione urbana da noi auspicati».

«Chiediamo che si attivi un tavolo di confronto alla presenza dei vari soggetti che, a vario titolo, risultino competenti per l’attuazione del progetto. Ringraziamo la Provincia di Bergamo, nella figura del suo presidente, per assumere gli impegni atti a garantire continuità, efficacia e sostenibilità al trasporto pubblico dell’intera Provincia e la Società Teb, nella persona del suo presidente, per l’assicurata continuità e qualità del servizio del trasporto pubblico effettuato con la linea T1». Il dado è tratto e a breve se ne potrebbe parlare in Provincia nella riunione della commissione tecnica Sviluppo, nominata dal presidente Matteo Rossi lo scorso giugno. Il coordinatore è Filippo Simonetti, presidente Teb da maggio 2015, e fra i componenti c’è Riccardo Cagnoni, ex sindaco di Vertova e attualmente consigliere nell’amministrazione Gualdi

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