Presolana, presidio anti-profughi
In 300 chiudono il Passo

Momenti di tensione con il titolare dell’albergo Spampatti. «Abbiamo già 56 ospiti, ora basta». E il sindaco protesta col prefetto.

Al passo della Presolana, a poche decine di metri dagli impianti di risalita, martedì 26 luglio erano circa trecento i manifestanti radunati per protestare contro l’annunciato arrivo nei prossimi giorni presso l’hotel Spampatti di un cospicuo numero di migranti, stimati tra le 50 e le 80 unità. L’hotel di via Cantoniera è infatti tra le strutture che hanno dato la disponibilità ad accogliere nuovi migranti, ma non vi sono ancora conferme ufficiali sulle assegnazioni quindi resta l’incognita del numero di ospiti e della data del loro arrivo a Castione.

Dopo un primo corteo pacifico dal piazzale del Passo fino all’hotel, il gestore dello Spampatti ha reagito alle provocazioni della gente appostata in strada davanti all’albergo, lanciando sulla folla alcune tazzine da caffè e bicchieri di vetro. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la situazione si è inizialmente surriscaldata. Sul posto erano presenti i carabinieri di Clusone che hanno monitorato la situazione e ristabilito l’ordine.

«Abbiamo organizzato questo ritrovo per far sentire la nostra voce, la voce di semplici cittadini, slegati da partiti politici - ha detto Giovanni Migliorati, giovane cittadino di Bratto che ha coordinato il presidio –. La prima fonte di reddito per il comune di Castione è il turismo, dopo i primi 56 migranti ospitati a Villa Jesus, adesso vogliamo dire basta. Il Passo è una zona tranquilla, frequentata in estate da molti turisti in prevalenza famiglie, bambini e donne, – ha aggiunto – La legge dice che ogni 1.000 abitanti dovrebbero esserci massimo 2,5/3 migranti, siamo già oltre i limiti».

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