Riapertura con i fiocchi per i rifugi
È boom di gruppi e famiglie

Esordio con il botto per rifugi delle Orobie, nel ponte di Pasqua e Pasquetta e nel weekend che porta al 25 aprile: numeri da record per la stagione, e i rifugisti ringraziano il bel tempo che ha convinto tanti escursionisti a raggiungere le loro strutture in bassa e media quota. Ancora chiusi per ovvie ragioni di sicurezza, invece, i rifugi in alta quota.

L’avvio della stagione escursionistica fa ben sperare. Se per i rifugi alpini in quota ancora bisogna attendere per chiare ragioni di sicurezza, tutto esaurito in bassa e media quota. Tutto esaurito all’Alpe Corte, tanto che per il pranzo di ieri si è dovuto far ricorso ai doppi turni, molto bene anche al rifugio Gherardi, in Val Taleggio.

Altra frequentazione al Curò, che ha riaperto sabato, con cifre di livello. Perché se da sempre in questa stagione vi salivano sci alpinisti e appassionati di ghiaccio, quest’anno si è aggiunta pura la massa fatta di escursionisti giovani e famiglie, visto che la via di salita cosiddetta panoramica è libera. E Il 1° maggio aprirà pure l’ostello.

Identico scenario al Calvi, dove agli sci alpinisti sempre presenti in questo periodo perché diretti al Madonnino o al Cabianca o agli alpinisti che puntano al Diavolo, in questi giorni si sono aggiunto pure gli escursionisti basic. Toni di soddisfazione sul 101, dove il Balicco, della sezione di Piazza Brembana, ha aperto già da una settimana.

E boom pure nei rifugi «non Cai»: al Capanna 2000 transitate domenica 23 aprile circa 300 persone, oltre un centinaio ha pranzato. In tanti già sul Sentiero basso dei Fiori, sia da Roncobello che da Valcanale.

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