Da gentiluomo con cappello in testa, imbracciando una chitarra acustica o una dodici corde, invita a salire a bordo della sua nave chiamata amore, per il blues, per il folk. Per la musica.
Nella sua top ten al primo posto c’è Ray Charles, seguito da Bob Marley, per finire con The band, passando per Odetta, tra le cantanti che con Pete Seeger a altri artisti frequentavano la casa paterna negli anni Sessanta.
Il newyorkese Eric Bibb (nel video mentre suona «I heard the angels singing») è figlio d’arte, per padre il cantante folk Leon Bibb, per zio Jhon Lewis, il pianista jazz dei Modern Jazz Quartet. Sin dai tempi delle elementari Eric Bibb preferiva la puntina del giradischi a quelle di matite o penne, benché ora ami scrivere canzoni.
Il bluesman torna nella Bergamasca. Salutato a fine giugno sul lungolago di Predore, si riascolterà questa sera alle 21, all’Auditorium Modernissimo di Nembro, ingresso 12 euro, per «Il Blues night» organizzato da Geomusic e amministrazione comunale, in collaborazione con la rivista Il blues.
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