E' iniziato tutto con una grande festa, quella che si riserva al ritorno di uno di famiglia rimasto lontano per tanto tempo, e che serve a rinsaldare un legame che rischiava di usurarsi con il tempo. L'amore per la Carrara da parte di bergamaschi e turisti sembra tenere, a un anno dalla riapertura, avvenuta il 23 aprile del 2015. Oltre 114mila visitatori in dodici mesi, più di cinquemila dei quali studenti e insegnanti. Numeri che testimoniano il gradimento per il nuovo allestimento, per le seicento opere esposte (il 30% in più rispetto alla sistemazione pre-restauro), che consentono un viaggio nell'arte di cinque secoli, dal XV al XIX, accompagnati dai Maestri i cui lavori escono dalle prestigiose collezioni di grandi donatori, in primis quel Giacomo Carrara di cui il museo porta il nome. Tutto finito, dunque? Certo che no: è la stessa direttrice dell'Accademia, Emanuela Daffra, che sottolinea ciò che ancora deve essere fatto: è necessario pensare a una catalogazione scientifica che comprenda le 1700 opere della Carrara, in gran parte ancora nei depositi; la realizzazione di una sala conferenze. Si punterà da subito a fornire sempre più occasioni di visita: dal 6 giugno al 30 settembre, ogni venerdì apertura estesa fino alle 24.00. Da settembre, chiusura settimanale spostata dal lunedì al martedì, mentre il primo giorno della settimana sarà garantito l'ingresso a metà prezzo. Intanto, si lavora per la mostra dell'autunno: il secondo anno della nuova Carrara sarà all'insegna di Raffaello.
E' iniziato tutto con una grande festa, quella che si riserva al ritorno di uno di famiglia rimasto lontano per tanto tempo, e che serve a rinsaldare un legame che rischiava di usurarsi con il tempo. L'amore per la Carrara da parte di bergamaschi e turisti sembra tenere, a un anno dalla riapertura, avvenuta il 23 aprile del 2015. Oltre 114mila visitatori in dodici mesi, più di cinquemila dei quali studenti e insegnanti. Numeri che testimoniano il gradimento per il nuovo allestimento, per le seicento opere esposte (il 30% in più rispetto alla sistemazione pre-restauro), che consentono un viaggio nell'arte di cinque secoli, dal XV al XIX, accompagnati dai Maestri i cui lavori escono dalle prestigiose collezioni di grandi donatori, in primis quel Giacomo Carrara di cui il museo porta il nome. Tutto finito, dunque? Certo che no: è la stessa direttrice dell'Accademia, Emanuela Daffra, che sottolinea ciò che ancora deve essere fatto: è necessario pensare a una catalogazione scientifica che comprenda le 1700 opere della Carrara, in gran parte ancora nei depositi; la realizzazione di una sala conferenze. Si punterà da subito a fornire sempre più occasioni di visita: dal 6 giugno al 30 settembre, ogni venerdì apertura estesa fino alle 24.00. Da settembre, chiusura settimanale spostata dal lunedì al martedì, mentre il primo giorno della settimana sarà garantito l'ingresso a metà prezzo. Intanto, si lavora per la mostra dell'autunno: il secondo anno della nuova Carrara sarà all'insegna di Raffaello.