Sei anni per Massimiliano Cavaliere, ritenuto l'amministratore di fatto della Maxwork, 5 anni a Giovanni Cottone, procacciatore di clienti, 3 anni e 8 mesi a Paola Stucchi, moglie di Cavaliere e membro del Cda, 4 anni e mezzo per Giuliana Tassari, responsabile amministrativa, 5 anni per Gianpiero Silan, rappresentante legale, 4 anni e dieci mesi a Placido Ilario Sapia, presidente del Cda. Sono le prime sentenze, arrivate per gli indagati che hanno chiesto il giudizio abbreviato. Il giudice ha anche disposto un risarcimento provvisionale complessivo di venti milioni di euro: 10 milioni destinati al fallimento Maxwork, 10 milioni all'Inps. Per gli altri indagati ci sarà il rinvio a giudizio tranne che per i sindaci della società che hanno patteggiato. La vicenda per bancarotta fraudolenta, truffa, istigazione alla corruzione e altro, vede una serie di personaggi che ruotano attorno alla Maxwork, società di somministrazione di lavoro interinale che, per l'accusa, sarebbe stata illecitamente svuotata e avviata al fallimento dai suoi stessi amministratori, con il concorso di persone esterne. Le indagini avevano consentito di scoprire un presunto meccanismo di sistematico depauperamento delle finanze della Maxwork, messo in atto dai vertici societari e da persone ad essi legate. Coinvolto nell'indagine anche l'ex questore di Bergamo Dino Finolli che ha patteggiato a un anno e 11 mesi con pena sospesa. Ed a marzo gli sono stati revocati i domiciliari. All'ex questore erano contestati i reati di induzione alla corruzione, falso, corruzione, favoreggiamento e peculato.
Sei anni per Massimiliano Cavaliere, ritenuto l'amministratore di fatto della Maxwork, 5 anni a Giovanni Cottone, procacciatore di clienti, 3 anni e 8 mesi a Paola Stucchi, moglie di Cavaliere e membro del Cda, 4 anni e mezzo per Giuliana Tassari, responsabile amministrativa, 5 anni per Gianpiero Silan, rappresentante legale, 4 anni e dieci mesi a Placido Ilario Sapia, presidente del Cda. Sono le prime sentenze, arrivate per gli indagati che hanno chiesto il giudizio abbreviato. Il giudice ha anche disposto un risarcimento provvisionale complessivo di venti milioni di euro: 10 milioni destinati al fallimento Maxwork, 10 milioni all'Inps. Per gli altri indagati ci sarà il rinvio a giudizio tranne che per i sindaci della società che hanno patteggiato. La vicenda per bancarotta fraudolenta, truffa, istigazione alla corruzione e altro, vede una serie di personaggi che ruotano attorno alla Maxwork, società di somministrazione di lavoro interinale che, per l'accusa, sarebbe stata illecitamente svuotata e avviata al fallimento dai suoi stessi amministratori, con il concorso di persone esterne. Le indagini avevano consentito di scoprire un presunto meccanismo di sistematico depauperamento delle finanze della Maxwork, messo in atto dai vertici societari e da persone ad essi legate. Coinvolto nell'indagine anche l'ex questore di Bergamo Dino Finolli che ha patteggiato a un anno e 11 mesi con pena sospesa. Ed a marzo gli sono stati revocati i domiciliari. All'ex questore erano contestati i reati di induzione alla corruzione, falso, corruzione, favoreggiamento e peculato.