«Non era doping». Sospiro di sollievo per Miriam Sylla e per la Foppapedretti che ora potrà schierare in campo la giocatrice. Con l'esito delle controanalisi passa la teoria della intossicazione alimentare in Cina, durante le finali del Grand Prix. Un incubo che finalmente è finito. La società dichiara di non avere ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, ma la notizia è certa. Sospensione annullata che fa cadere, in pratica, tutte le accuse di doping che avevano coinvolto la schiacciatrice della Foppapedretti e della Nazionale italiana. E Sylla si libera di questo enorme peso a pochi giorni dalla prima di campionato, fissata per domenica, con la squadra bergamasca impegnata a Legnano. Ora infatti Miriam potrà ricominciare ad allenarsi con le sue compagne, cosa vietata fino ad ora, quindi la notizia dell’annullamento del provvedimento fa ritrovare il sorriso non solo all’atleta ma anche ai dirigenti, al tecnico Stefano Micoli e a tutti i tifosi della Foppapedretti. L’incubo per Miriam Sylla era iniziato nei primi giorni di settembre, quando la schiacciatrice era stata sospesa dalla Federazione internazionale perché trovata positiva, anche se con percentuali bassissime, al clenbuterolo, il 6 agosto scorso, al termine della finali del Grand Prix 2017. Subito si era parlato di contaminazione alimentare e questa tesi aveva preso consistenza quando, dopo pochi giorni, per la stessa sostanza era stata trovata positiva anche l’alzatrice della nazionale serba, Ana Antonjievic.
«Non era doping». Sospiro di sollievo per Miriam Sylla e per la Foppapedretti che ora potrà schierare in campo la giocatrice. Con l'esito delle controanalisi passa la teoria della intossicazione alimentare in Cina, durante le finali del Grand Prix. Un incubo che finalmente è finito. La società dichiara di non avere ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, ma la notizia è certa. Sospensione annullata che fa cadere, in pratica, tutte le accuse di doping che avevano coinvolto la schiacciatrice della Foppapedretti e della Nazionale italiana. E Sylla si libera di questo enorme peso a pochi giorni dalla prima di campionato, fissata per domenica, con la squadra bergamasca impegnata a Legnano. Ora infatti Miriam potrà ricominciare ad allenarsi con le sue compagne, cosa vietata fino ad ora, quindi la notizia dell’annullamento del provvedimento fa ritrovare il sorriso non solo all’atleta ma anche ai dirigenti, al tecnico Stefano Micoli e a tutti i tifosi della Foppapedretti. L’incubo per Miriam Sylla era iniziato nei primi giorni di settembre, quando la schiacciatrice era stata sospesa dalla Federazione internazionale perché trovata positiva, anche se con percentuali bassissime, al clenbuterolo, il 6 agosto scorso, al termine della finali del Grand Prix 2017. Subito si era parlato di contaminazione alimentare e questa tesi aveva preso consistenza quando, dopo pochi giorni, per la stessa sostanza era stata trovata positiva anche l’alzatrice della nazionale serba, Ana Antonjievic.