E' possibile un nuovo rallentamento nel lungo percorso verso la realizzazione della variante di Zogno. Questa volta a provocarlo potrebbe essere il nuovo codice entrato in vigore in aprile, che disciplina i contratti pubblici. Le nuove norme non consentono l'incarico a una sola impresa sia per la progettazione esecutiva, sia per i lavori: in teoria, si renderebbe necessario bandire due distinte gare d'appalto. La Regione, cui la Provincia di Bergamo ha consegnato il progetto definitivo, dovrà verificare se gli appalti integrati saranno ancora possibili per un anno. In caso contrario, "Infrastrutture lombarde" dovrà valutare se sarà in grado di realizzare la progettazione esecutiva, per lasciare all'impresa solo i lavori. Altrimenti bisognerà bandire due distinte gare d'appalto, con un inevitabile slittamento dei tempi, che dovrebbe comunque essere contenuto in pochi mesi. Ricordiamo che la tabella di marcia prevede l'inizio dei lavori nella primavera del 2017 e la conclusione entro il 2018.
E' possibile un nuovo rallentamento nel lungo percorso verso la realizzazione della variante di Zogno. Questa volta a provocarlo potrebbe essere il nuovo codice entrato in vigore in aprile, che disciplina i contratti pubblici. Le nuove norme non consentono l'incarico a una sola impresa sia per la progettazione esecutiva, sia per i lavori: in teoria, si renderebbe necessario bandire due distinte gare d'appalto. La Regione, cui la Provincia di Bergamo ha consegnato il progetto definitivo, dovrà verificare se gli appalti integrati saranno ancora possibili per un anno. In caso contrario, "Infrastrutture lombarde" dovrà valutare se sarà in grado di realizzare la progettazione esecutiva, per lasciare all'impresa solo i lavori. Altrimenti bisognerà bandire due distinte gare d'appalto, con un inevitabile slittamento dei tempi, che dovrebbe comunque essere contenuto in pochi mesi. Ricordiamo che la tabella di marcia prevede l'inizio dei lavori nella primavera del 2017 e la conclusione entro il 2018.