Olimpia è una donna matura e passionale, è stata in passato una leggenda del liscio e e delle balere. Ora ha 70 anni, e da qualche tempo ha iniziato a dimenticare le cose, a volte anche la strada per tornare a casa. Nel desiderio di riappropriarsi della propria memoria, della gloria di un tempo, decide di rimettere in strada il vecchio furgone con cui andava in giro con la sua orchestra. Non per intraprendere una nuova tournée, ma per rivedere e riassaporare le persone e i luoghi che all'epoca l'avevano amata e resa una star. Al suo fianco in questo viaggio nostalgico e vivificante c'è una una giovane donna, Maria, una ragazza timida e impacciata che Olimpia ha ingaggiato per farle da autista. Le due donne cominceranno lungo la strada a volersi bene, e pian piano Maria capisce che Olimpia le sta chiedendo di essere molto più di un’autista... Primo lungometraggio cinematografico Corrado Ceron, sceneggiatore vicentino che aveva già vinto vari premi con i corti "Apnea" e "Corinna". "Acqua e anice", commedia drammatica, è stato definito un “road movie da balera” e vede protagonista una donna, Olimpia, interpretata da Stefania Sandrelli, che ritroviamo in sala dopo "Lei mi parla ancora" e "La tristezza ha il sonno leggero" del 2021. Al suo fianco Silvia D’Amico, in sala parallelamente con "Margini" (2022) di Niccolo Falsetti e nota al grande pubblico per la partecipazione alla serie tv "L'Ora - Inchiostro contro piombo" (2022).