Il Ponte di Paderno si rifà il look Dal Pirellone 1,6 milioni di euro
Vanno ad aggiungersi ai 20 stanziati da Rfi per la parte ferroviaria.
Vanno ad aggiungersi ai 20 stanziati da Rfi per la parte ferroviaria.
Vetri rotti e obliteratrice guasta. Venerdì mattina la sala è stata prudentemente vietata ai pendolari.
Gori e Radici scrivono al Pirellone: non basta il semplice prolungamento della ferrovia da Bergamo allo scalo.
Buone notizie a metà da Roma: Rfi sta lavorando al progetto per la sistemazione del ponte, ma i soldi sono da trovare.
Bilancio positivo della visita delle istituzioni bergamasche a Roma per un vertice con Rfi.
L’ironia del presidente della Provincia Matteo Rossi bloccato sul Frecciarossa insieme all’assessore regionale.
Cantieri al lavoro nella stazione di Treviglio Centrale per la realizzazione del «Sottovia Redipuglia».
Dopo l’ennesimo disagio nel giro di pochi giorni esplode sul web la rabbia dei pendolari.
«Noi come Regione abbiamo acquistato 63 nuovi treni, 39 dei quali sono già entrati in funzione, e questo porterà a regime, ad un’età media di vent’anni, i treni in Lombardia: un dato assolutamente positivo. Il potenziamento sopra la rete lo facciamo noi, ma quello della rete lo fa Rfi».
Il sindaco: «La situazione ha generato non poche difficoltà a diverse aziende bergamasche nei mesi scorsi. Ma la disponibilità ha carattere temporaneo: a tutti la necessità di concretizzare a breve l’apertura dello scalo merci di Verdello».
Dopo la lettera del sindaco Giorgio Gori in Regione sul tema dei disservizi di Trenord e la risposta dell’assessore Cavalli, il sindaco di Bergamo ringrazia Cavalli per la tempestività della risposta, ma evidenzia come siano necessari interventi più energici per dare le giuste risposte a migliaia di pendolari.
«Vidalengo? No grazie». È questa la risposta che il Comune di Caravaggio ha dato all’offerta di Rfi (Rete ferroviaria italiana) di prendere in comodato d’uso gratuito la stazione ferroviaria della frazione di Vidalengo.
Non è soltanto uno, ma sono due i massi che incombono sulla linea ferroviaria Bergamo -Lecco, in un tratto che interessa il comune di Cisano: c’è un masso di oltre cento quintali che si è staccato dalla parete rocciosa in località «Corne di Bisone». E ce n’è un altro più piccolo a monte.
Il vetro e l’acciaio restano. Ciò che cambia, come previsto, è la forma. Dal piano inclinato a qualcosa di più squadrato e in linea con le caratteristiche storiche dell’edificio. È il risultato del confronto sulla famosa facciata della stazione ferroviaria.