
Lega contro Sky? La tv non ha pagato Giovedì il governo decide sulla ripresa
Alla fine s’è deciso soprattutto di non decidere, a eccezione della bega con Sky per l’ultima rata dei diritti tv.
Alla fine s’è deciso soprattutto di non decidere, a eccezione della bega con Sky per l’ultima rata dei diritti tv.
Aggiustare il protocollo per potere ripartire davvero. I nodi iniziano a sciogliersi e arrivano segnali di apertura dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.
Il protocollo c’è. Il via libera del Governo anche. Ma la strada per la ripresa degli allenamenti collettivi da lunedì 18 maggio è già tornata in salita.
«La Lega di Serie A deve pensare a un piano B. È un invito che faccio anche alla Figc perché le soluzioni possono essere tante».
Il mancato via libera per il calcio non è affatto piaciuto alla Serie A, mentre la Figc tenta di rilanciare chiedendo l’attenzione da parte del Comitato tecnico scientifico.
«Ho massimo rispetto per la scienza e per chi ha la responsabilità di applicarla, ma non posso ammainare bandiera. Lavoriamo sul come, non sul quando».
Tornare in campo si potrà, forse, ma non è ancora stabilito quando. Nemmeno nell’atteso, nuovo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte (illustrato ieri sera) che prolunga anche per eventi sportivi e allenamenti la quarantena fino al 3 maggio.
Mercoledì il Coni dovrebbe commissariare la Figc, in pole Malagò. Ma per il futuro serve un presidente: la soluzione interna Sibilia.
Il presidente della Federcalcio si è dimesso, ma nell’ultima conferenza stampa si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
«Ho dato le mie dimissioni, ma le ho rifiutate», diceva Churchill. Il quale usciva dalla bandierina del calcio d’angolo con un dribbling a base di ironia very british. Carlo Tavecchio è quell’attimo lontano dai livelli di Churchill. Non è nato a Blenheim Palace a due passi da Oxford, ma a Ponte Lambro, provincia di Como, tra Schieppo e il monte Puscio. Non ha fatto lo storico, il militare, il pri…
Per il presidente della società bianconera (attesa domenica a Bergamo) la Procura federale aveva chiesto 30 mesi.
Sono queste le principali novità contenute nel protocollo di intesa «Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione» siglato venerdì tra Figc e tutte le sue componenti, Coni, ministro dell’Interno e ministro dello Sport
Chiesta alla Procura federale della Figc le informazioni delle forze dell’ordine.
È stato sorteggiato il tabellone della Coppa Italia 2016/17: l’Atalanta entrerà in scena nel terzo turno eliminatorio sfidando in casa il 14 agosto la vincente della partita tra Cittadella e Cremonese o Fermana. In caso di superamento del turno il probabile avversario del quarto turno sarà il Pescara (Frosinone, Como e Montecatini le alternative), mentre negli ottavi ci sarebbe addirittura la Juv…
Ricordate la storica partita di scopone tra l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, il ct Enzo Bearzot e i giocatori Dino Zoff e Franco Causio sull’aereo di ritorno dalla spedizione vittoriosa nel Mondiale di calcio 1982 in Spagna (3-1 alla Germania)?
Via libera del Credito Sportivo a finanziamenti a tasso zero alla Figc per sistemare gli impianti.
La rivoluzione tecnologica nel calcio, dopo anni di battaglie, polemiche e dinieghi, è a un passo, e quello che sembrava un vero e proprio tabù questa volta rischia davvero di cadere: l’International Football Association Board (Ifab) ha raccomandato di sperimentare l’uso della videotecnologia per aiutare gli arbitri di calcio.
La Puma ha presentato la nuova divisa degli azzurri che debutterà venerdì nell’amichevole con il Belgio.
Ha insultato nell’ordine: le donne, i giocatori di colore, gli ebrei e gli omosessuali. Se fosse un presentatore Tv potrebbe aspirare a svolgere il compito di vice-banditore a un mercatino rionale. Se fosse il presidente della Repubblica starebbe facendo le valigie o salutando i corazzieri fuori dal Quirinale.
Scoppia la «guerra delle bombolette» tra arbitri e Federcalcio, con il rischio di creare qualche nuova tensione nei campionati di serie A, serie B e Lega Pro dopo che ha già messo in difficoltà i direttori di gara nella gestione di alcune partite.